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Arrestato a Sanremo Igor Markov, leader dei ribelli filo-russi dell’Ucraina sud-orientale

L’ex Parlamentare ucraino arrestato all’Hotel de Paris nella “città dei Fiori” a pochi passi dal Casinò.    

 Su richiesta della magistratura di Odessa nella notte tra ier l’altro e ieri è stato arrestato a Sanremo, dagli uomini del locale commissariato di Polizia guidati dal Dirigente Lorenzo Manso, il 42enne ucraino, ma pure con cittadinanza della Federazione Russa, Igor Markov ricercato tramite Interpol perché a Kiev deve scontare una pesante condanna al carcere inflittagli per aver promosso nel 2007, nella città sul Mar Nero, disordini di stampo filo-russo e nazionalistico. 

Erano i tempi in cui ad Odessa si discuteva sull’opportunità o meno di conservare il grande monumento dedicato alla zarina Caterina II° artefice dell’annessione, nel diciottesimo secolo, dell’Ucraina e della Crimea da parte della Russia. Markov, con altri maggiorenti del suo partito, e cioè Rodina, esistente sia in Russia che in Ucraina, difendevano le prerogative unitarie tra le due nazioni slave ed attaccarono violentemente i manifestanti che invece chiedevano l’abbattimento del monumento, segno del giogo dispotico di San Pietroburgo su Kiev.

In quell’occasione molti furono i morti ed i feriti. La polizia ucraina, però, arrestò preventivamente Markov solamente nell’Ottobre di due anni fa. Intanto il leader nazionalista era diventato un deputato della Rada (il Parlamento) di Kiev e così in breve ottenne la scarcerazione. Solamente nel Febbraio 2014 il Presidente del Parlamento ucraino, Oleksandr Turchynov, ottenne dall’assemblea la revoca del mandato a Markov e quindi venne lui tolta ogni forma di immunità. Conseguentemente la magistratura di Odessa ne ordinò la cattura spiccandogli contro un mandato internazionale dal momento che già l’uomo si era reso uccel di bosco pur se, è assodato, che si rifugiò nella confinante Russi ada dove continuò a dirigere l’azione dei separatisti ucraini filo- Putin di Crimea e Donbass.

Al termine di laboriose indagini d’intelligence, l’Interpol è venuta a sapere che in occasione della settimana di ferragosto Markov avrebbe abbandonato il sicuro rifugio di Mosca, ove viveva da latitante, per recarsi ad incontrare due uomini d’affari russi a Sanremo. Preso alloggio all’Hotel de Paris, a pochi passi dal Casinò municipale, lunedì sera, Markov è stato per così dire discretamente “preso in consegna” dai funzionari della Polizia di Stato di stanza a Sanremo che, nella notte in cui il terzetto si è recato a Montecarlo per sbrigare non meglio precisate faccende, lo ha fermato al suo ritorno in camera. Markov, che aveva consegnato alla reception del quattro stelle sanremese un passaporto russo, invano ha cercato di evitare l’arresto protestando il suo stato di parlamentare ucraino e mostrando ai poliziotti un passaporto diplomatico rilasciato dal governo di Kiev.

Già gli investigatori italiani sapevano che all’uomo era stata revocata diciotto mesi fa l’immunità parlamentare. Accompagnato con i suoi compagni russi in Commissariato è stato dichiarato in stato d’arresto ed associato al carcere di Sanremo in attesa che nei prossimi giorni la Corte d’Appello di Genova si pronunci in ordine alla richiesta d’estradizione ucraina. I suoi due compari invece sono stati tosto rilasciati.

Cosa ci facesse Markov nell’estremo Ponente ligure e cosa i tre fossero andati a fare a Montecarlo rimane un mistero: forse hanno desiderato solamente godersi in riva al Mar Ligure un po’ di lussuose vacanze o forse c’è dell’altro. Non è invece un mistero il fatto che il partito Rodina , o Russia Giusta come si chiama oggi, di cui l’arrestato è uno dei leader abbia un’impronta fortemente nazionalista, predichi il razzismo nei confronti degli immigrati, in Russia specialmente di nazionalità georgiana, Kazaka, Uzbeka ed Armena, e vagheggi il riconoscimento dell’Ortodossia cristiana come religione di stato

In ciò nel panorama mondiale si situa accanto ad altri partiti e movimenti xenofobi come l’italiana Lega Nord od il Front National francese di cui è leader Marine Le Pen che ha la sua forza elettorale proprio nel sud- est francese a due passi da Sanremo e da Montecarlo e che si dice sia direttamente finanziato da Putin in persona o per il tramite dei suoi amici oligarchi con il dichiarato scopo di usarlo quale grimaldello per fare implodere l’Unione Europea che tanti crucci crea a Mosca.                           

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