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 Home page > Attualità > Politica > Appunti per il futuro: i fedelissimi del Sultano

Appunti per il futuro: i fedelissimi del Sultano

Ricordare per non precipitare nel baratro nuovamente; breve disamina dei fedelissimi del Sultano.

Gianni Letta, ovvero la mente del Sultano. Abile e scaltro ha da sempre l’intento di modificare la costituzione. Muovendosi nell’ombra detiene in verità un potere immenso. Affonderà, come un bravo ammiraglio, con la nave del Cavaliere.

Guido Bertolaso, il braccio del Sultano. L’uomo che ha gestito flussi di denaro immensi con la leggerezza di chi non dovrà rispondere a nessuno del proprio operato, schermato dallo scudo delle emergenze. Con buon anticipo ha annunciato il pensionamento, il primo a lasciare in sordina la nave malsicura del Cavaliere. 

Emilio Fede, la voce del Sultano. Fedele oltre ogni limite è il portavoce della macchina del consenso. Rimarrà sempre al fianco del capo.

Giulio Tremonti, l’uomo che ha tagliato selvaggiamente fondi a tutto ciò che è cultura. Stigmatizza la miopia degli economisti del XXI secolo. Passerà alla Storia Economica per essere l'ideatore dello scudo fiscale al 5%. 

Mariastella Gelmini, utilizzata da Tremonti per assestare il colpo di grazia alla Scuola, verrà ricordata come colei che ha distrutto la pi€ù importante istituzione di questo Paese senza rendersene neanche conto. Purtroppo quando percepirà la gravita del suo operato sarà troppo tardi per recuperare. 

Sandro Bondi, l’uomo che amministra il più grande patrimonio culturale al Mondo con lo stesso entusiasmo di chi demolisce auto. Non ha un briciolo di passione. Mai Ministro dei Beni Culturali fu più inadeguato. 

Maurizio Gasparri, ogni volta che lo ascolto penso al Natale ed a quei bimbi costretti a recitare la poesia davanti a tutta la famiglia. Lo fanno contro voglia ma la cosa in verità li manda in fibrillazione. 

Maurizio Lupi, lo stoico. Pur di difendere il Sultano è disposto a mettersi completamente in gioco ribaltando i suoi stessi valori. 

Ignazio La Russa, ancora crede che Berlusconi sia un uomo di Destra, eppure Corrado Guzzanti è da un pezzo che ci ha spiegato che Berlusconi “non è né di destra né di sinistra ma comanda e basta”. 

Angelino Alfano, ha confuso i ruoli è Ministro della Giustizia non avvocato difensore del Premier.

Vittorio Feltri, non necessita di commenti.

Se non volgiamo ripiombare nell’epoca più oscura che questa penisola abbia mai vissuto, altro che medioevo, vediamo di scegliere con giudizio e lungimiranza chi dovrà amministrarci in futuro. Scegliere i propri rappresentanti politici è un dovere gravoso che deve essere espletato con estrema serietà.

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.77) 13 novembre 2010 17:55
    alessandro tantussi

    Francesco: io capisco che tu sei motivato da un obbiettivo giusto
    e riconosco che lo esponi con moderazione 
    Tieni conto che 
    1) scegliere i governanti è un dovere gravoso, 
    2) gli incapaci scelgono i governanti sbagliati
    3) se gli attuali governanti sono quelli sbagliati significa che
    nel mondo gli incapaci sono la maggioranza

    ne consegue che, se si vogliono cambiare le cose, le alternative
    dono due:

    A) si convincono gli incapaci smettendo di offendere la loro
    scelta (non è il tuo caso ma se leggi queste pagine riconoscerai
    che questo avviene)
     
    B) si toglie il diritto di voto agli incapaci (ma per evitare di
    perdere il diritto di voto gli incapaci continueranno a votare contro)
    quindi l’opzione B può essere perseguita solo con la forza

    se gli incapaci continueranno a votare diversamente 
    ed eleggeranno i governanti sbagliati se ne dovrà
    predere atto serenamente e ricominciare daccapo scegliendo
    tra le due opzioni A e B (condizionata all’uso della forza)

    secondo me l’opposizione non è capace di convincere
    gli incapaci con il ragionamento, anzi, continua a fare affidamento
    sullo screditamento dell’avversario (che non porta voti)
    o sulle vie diverse (magistratura, sotterfugi parlamentari,
    allenanze improponibili) da quella democratica

    questo inasprisce sempre di più il confronto e ci rimettiamo tutti

    chi ha votato per l’attuale maggioranza non ha valuta chi ci governa
    nello stesso modo in cui lo fai tu e non ritiene di essere "incapace"
     
    ovviamente ho usato il termine "incapaci" senza offendere nessuno
    visto che io stesso faccio parte di quella categoria e non ritengo che
    essi sia composta di incapaci
     
    cordialmente, alessandro

  • Di paolo (---.---.---.126) 13 novembre 2010 20:01

    Ciao Alessandro 


    Picchi sempre li’ . Sei un metodico che articola ragionamenti sempre finalizzati 
    alla buona fede dell’elettore . Se l’elettore sbaglia ad eleggere un governante
    "incapace " e’ perche’ esso e’ stesso incapace . E perche’ non ci aggiungi anche 
    un po’ di malafede , magari qualche lecito interesse personale o qualche idiozia ideologica .
    Mi sembra un quadro piu’ pertinente alla realta’ .
    Quindi concludi che l’elettore che ha votato questa maggioranza , ha una valutazione 
    diversa da quella dell’articolista nel giudizio dei suoi eletti ( e vorrei vedere ! ) e non si ritiene un’ "incapace" . Nella eventualita’ che lo fosse ( cosa che io non penso assolutamente )conosci qualche "incapace" capace di giudicarsi "incapace" ? Se il grullo sapesse di essere grullo , nel momento in cui se ne accorge cesserebbe di esserlo . Quindi mi sembra un non senso .
    La tua chiosa poi mi e’ un po’ oscura e ti prego di chiarirmela meglio , c’e’ qualcosa 
    che non mi torna nel modo in cui e’ articolata la frase .

    paolo
     

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