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Anche Emanuele Cerullo al Salone Internazionale del Libro di Torino

Forse, nella lista degli scrittori prestigiosi che parteciperanno al Salone Internazionale del Libro di Torino, Emanuele Cerullo è il più giovane ma, non per questo, quello meno in gamba. Il diciassett’enne proveniente da Scampia - quartiere periferico di Napoli -, ha alle spalle quasi trenta partecipazioni in antologie e riviste, con racconti e poesie che spaziano dal sociale al thriller, dal rosa al noir. Non ci crederebbe, il lettore, che l’autore di quelle riflessioni così profonde sia proprio un adolescente e, per giunta, un figlio: non di Gomorra, ma di Scampia. E gli stessi mass-media hanno creato, non solo un fil rouge tra Gomorra letteraria e cinematografica rispetto a Scampia, ma anche un paragone, o meglio: hanno affidato il ruolo di "Erede di Roberto Saviano" proprio a lui, il giovane poeta, che, da giusto adolescente, affascina le tante coetanee con le sue poesie d’amore, che girovagano sul web e sui diari di scuola, e viene affascinato da una realtà che, come scriveva sul suo blog frequentatissimo e premiatissimo, "va assolutamente messa su carta".
 
Non si fa prendere dal troppo entusiasmo, Emanuele: viene già definito uno scrittore, e non è neanche un maggiorenne. A Torino, durante il Salone, sarà pieno di impegni: lunedì 17 maggio interverrà, nella Sala Gialla, insieme a vari scrittori, tra cui Hamild Ziarati, Alessandro Perissinotto e Giorgio Olmoti, in occasione della presentazione dei racconti della "Staffetta della scrittura creativa", il più grande format letterario europeo, a cui hanno partecipato, oltre agli autori già citati, Paolo Giordano, Carlo Lucarelli e Benedetta Cibrario. Martedì 18 presenterà il suo racconto in varie scuole torinesi e al Museo Regionale delle Scienze Naturali. "E’ la prima volta che andrò al Nord, è la prima volta che andrò a Torino", ha detto. E sarà la prima volta che verrà stupito dai suoi ammiratori (e ammiratrici!) del Nord.

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