Alfano: "Conclusa l’esperienza Monti"

Dopo il ritorno di Berlusconi, che ha spazzato vie le primarie del Pdl, i seguaci di Berlusconi iniziano nuovamente a farsi sentire. Angelino Alfano oggi è tornato alla carica in Parlamento dichiarando l'esperienza Monti conclusa, la nuova linea di partito prevede l'astensione per tutti i prossimi provvedimenti proposti dal governo. Pare proprio questo il punto nevralgico della questione, ci sono ancora leggi importanti da approvare prima di andare a votare, la legge elettorale in primis e la, non secondaria, legge sull'incandidabilità. Entrambe potrebbero creare enormi grattacapi ai vertici del Partito delle Libertà, non potendo scegliere i propri eletti attraverso le liste bloccate del "porcellum" e soprattutto, se passasse quella sull'incandidabilità, rivedere completamente le liste. 

"Tredici mesi fa questo governo nacque perché le cose andassero meglio, dopo tredici mesi le cose vanno peggio", segue poi uno sproloquio dove il Segretario del partito ammette di aver appoggiato il Professore per necessità e per gentile concessione del Cavaliere, che si è fatto responsabilmente da parte per salvare il Paese, probabilmente da se stesso. Un salto nel passato per gli Italiani che rischiano di ritrovarsi catapultati nel disastroso recente passato. 

Il Segretario di partito non risparmia neanche "l'onorevole Casini e l'onorevole Bersani - che secondo Alfano - hanno abusato delle espressioni irresponsabilità e irresponsabili". Anche il candidato premier della coalizione di centrosinistra Bersani è intervenuto oggi alla Camera criticando il comportamento del Pdl: 

“Siete stati irresponsabili, ci avete raccontato che la crisi era solo psicologica, voi e quelli che hanno fatto finta di credervi sperando che si bagnasse solo la terza classe per egoismo sociale. Non avete mai fatto autocritica su niente. Vi lascio cieli azzurri e favole. Noi saremo leali con Monti, ma non ingenui. Non penserete mica che la medicina possa venire da Berlusconi, Tremonti e Calderoli quelli che ci hanno portato fino a qui. Oggi è successo qualcosa di più profondo: qui muore la speranza che il centrodestra italiano possa fare un cambiamento e innovazione. E’ la speranza che muore, noi ci prendiamo l’impegno a costruire una politica nuova, non demagogica”