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Adro, scuola pubblica con i colori della Lega

Sabato è stata inaugurata la scuola elementare pubblica Adro a Brescia. Presenti parlamentari e assessori regionali leghisti. Mancavano i ministri Gelmini e Bossi.

Siamo nel Comune Franciacorta, da tempo covo di idee bizzarre e inquietanti: taglie sui clandestini e la mensa col divieto d’accesso ai bimbi le cui famiglie erano in arretrato con le rette. Adesso, nel covo leghista, nasce la scuola pubblica «marchiata» con il Sole delle Alpi.

«La scuola ha un altissimo livello tecnologico - spiega il sindaco leghista Oscar Lancini- ci sono lavagne elettroniche e sistemi di comunicazione molto avanzati con i genitori dei bambini. Le assenze vengono segnalate, per esempio, con sms. A questo bisogna aggiungere che una scuola simile è stata realizzata anche con l’apporto di privati. Ci sono state famiglie che hanno pagato gli arredamenti di diverse aule. A chi gli dice che il Ministro Gelmini ha parlato di «folkolore», con riferimento alla sua iniziativa replica: «È stato frainteso il pensiero del ministro, sabato non è potuta venire, ma ci ha inviato una lettera bellissima».

Il ministro Gelmini poteva mai ''sculacciare'' un leghista? Del resto ella stessa è madre di idee diaboliche, come i licenziamenti in massa nelle scuole, dimezzare gli insegnanti di sostegno, ricacciare indietro di cinquant'anni l'ordinamento scolastico.

A noi, cultori della democrazia, questa scuola marchiata, seppur con un simbolo storico e risalente al VII secolo non piace. Non ci piace l'idea di inculcare nella testa dei bambini, sottoforma di messaggi subliminali come appunto può esserlo un marchio, un idea politica. La scuola non dovrebbe avere nessun riferimento con nessuna dottrina, nemmeno l'ora di religione ci piace.

Berlusconi: «È inaccettabile strumentalizzare i bambini». La Gelmini: «È vergognoso che si strumentalizzino i bambini». Parlavano così quando alcuni genitori portarono i loro piccoli nelle piazze «rosse», come possono tacere su quella scuola di Adro marchiata di simboli leghisti? L'indottrinamento nei bambini è qualcosa di vecchio; i comunisti coi giovani devoti a Stalin e lo slogan imparato a memoria, come versi di poesia, «Budet revolucija!». I fascisti che a scuola studiavano «gli italiani, siccome sono i più richiamati dalla Santa Provvidenza, hanno tredici comandamenti. I primi dieci della tavola di Mosè e poi c'è Credere, Obbedire, Combattere». I nazisti partendo da quanto aveva scritto Hitler nel «Mein Kampf»: «Lo Stato razzista deve considerare il bambino come il bene più prezioso della nazione». Scappate da ogni tentativo di assuefazione, inorridite davanti al fanatismo, ripudiate ogni forzatura che snatura la vostra capacità di scelta e mina la libertà intellettuale.
L'iniziativa di Oscar Lancini che ha tappezzato col marchio leghista del sole delle Alpi tutta la nuova scuola elementare, dai tavoli ai banchi, dai cestini dell'immondizia alle finestre, è qualcosa che dovrebbe non indignarci, ma spaventarci e farci riflettere.

Ai ragazzi va insegnata la letteratura, l'amore per le scienze, la storia e la geografia. Il rispetto per l'ambiente, lo sviluppo della coscienza, del senso critico, la passione civile e il dovere verso lo Stato e non l'obbedienza verso i partiti. Agli alunni vanno ricordati i tanti Falconi e i tanti Pertini, va spiegata la mafia, cosa ha fatto e come si muove tra di noi. Ecco il compito vero della scuola.

Se qualcuno, nel comune di Franciacorta si sente fiero di questa scuola che somiglia più all'altare di un dio pagano, che ad un luogo dove educare cervelli per il futuro, è perché egli stesso non è più in grado di definirsi cittadino libero e capace di intendere e volere. Piuttosto uno strumento ad uso e consumo del dio di turno. Oppure è da pensare che tutto il comune sia, per nascita, italiano, cattolico, leghista?

Laddove la pedofilia oltraggia l'innocenza dei vostri bambini queste iniziative ne violentano i neuroni.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.31) 19 settembre 2010 18:45

    Tutto risolto? Appurato che non c’entra la simbologia di tradizioni secolari. Questa versione del sole delle Alpi è la "fotocopia" del Logo di una Rivista (Il nido d’aquila) vecchia di 30 anni. Versione mai registrata e fatta propria dalla Lega da circa un decennio. La Gelmini se ne è convinta e, a suo modo, anche Bossi. L’unico da convincere resta l’inossidabile Sindaco che "non capisce" il perchè di certi accostamenti politici. E’ sempre cosa dura e difficile rinunciare al Consenso SURROGATO di chi è sensibile all’imprinting cultural-mediatico ... 

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