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Accogliamo il 2014 al grido: "Superiamoci"

Un nuovo anno si sta per aprire a tutti noi, pieno di incognite, di futuri possibili, di crisi e di occasioni, ogni volta sarà tutto guadagnato o perduto solo ed esclusivamente se sapremo tirare fuori il meglio di noi da ogni istante, proviamo ad abbandonare le antiche frustrazioni e le masturbazioni mentali e culturali che ci hanno fatto ritardare lo sviluppo non solo del nostro paese, ma anche delle nostre persone e se mi domandate come fare, vi dico semplicemente come tenterò di fare io stesso.

Oggi si consuma l’ultimo fiato di questo 2013 e molti di noi lo passano almeno in parte al lavoro, sentendosi anche solo per questo dei fortunati e dei privilegiati, in questa Italia che ha tanto ha sofferto e fatto soffrire tutti noi e mentre cerchiamo in qualche modo di tirare le somme di questi 365 giorni che tra alti e bassi ci hanno visti nolenti e volenti partecipare tanto alle cose belle quanto a quelle brutte, vorrei farvi una proposta; so che la tentazione di guardare indietro, di piangersi addosso, di cercare il colpevole per le cose che non vanno è alta ed in parte giustificata, ma per oggi e solo per oggi, cambiamo modo di guardare intorno e dentro di noi e spingiamoci avanti.

Un nuovo anno si sta per aprire a tutti noi, pieno di incognite, di futuri possibili, di crisi e di occasioni, ogni volta sarà tutto guadagnato o perduto solo ed esclusivamente se sapremo tirare fuori il meglio di noi da ogni istante, proviamo ad abbandonare le antiche frustrazioni e le masturbazioni mentali e culturali che ci hanno fatto ritardare lo sviluppo non solo del nostro paese, ma anche delle nostre persone e se mi domandate come fare, vi dico semplicemente come tenterò di fare io stesso.

Da prima pensiamo alla nota positiva più importante e che forse diamo per scontata, un anno finisce, ma noi invece siamo ancora qui per affrontare nuove avventure, battaglie, successi ed insuccessi, difficoltà e felicità, pensiamo che non siamo in solitudine, perché vicino a noi ci sono gli amici, le persone che amiamo e che ci amano e che tanta strada hanno già fatto al nostro fianco e tanta altra ne faranno, poi ci sono gli altri, persone come noi, migliori e qualche volta peggiori, ma che hanno lo stesso obbiettivo, raggiungere la felicità che tutti legittimamente ricerchiamo e che probabilmente sono mosse dal nostro desiderio di vedere un paese diverso, nuovo, positivo, in cambiamento.

Guardiamo anche a questo 2013 che comunque ha prodotto tante cose belle, nelle nostre case, nei nostri cuori, nel mondo e nel nostro paese, dall’ elezione di un Papa come Francesco, che a prescindere dalla fede religiosa, si sta dimostrando essere un uomo eccezionale, dai cambiamenti generazionali, sconvolgenti, avvenuti in Italia, dai timidi e positivi segnali che l’economia inizia a dare, dalle evitate guerre che sembravano voler coinvolgere il mondo in Siria, Iran, etc …, alle straordinarie scoperte scientifiche che in questo anno hanno realizzato e realizzeranno un futuro migliore, per i malati, per la società, per l’economia, dallo sviluppo sempre più forte di una nuova coscienza sociale globale, grazie all’uso di Internet che sta spingendo al massimo il nostro considerarci cittadini del mondo e, tornando a casa nostra, in Campania, alla sempre maggiore coscienza ambientale, alle proposizioni positive che pure ci sono state per risolvere i problemi del passato, alla nascita nonostante di tutto di tante nuove imprese, al continuo sviluppo di settori ad alta tecnologia come l’avionica e l’aereospazio che stanno incrementando ricerca ed innovazione, alla farmaceutica e anche alcuni comparti della green economy e della metalmeccanica.

Insomma, so che ricordare le cose brutte è molto più facile, che siamo emotivamente maggiormente sensibili alla distruzione che alla costruzione, ma a volte c’è bisogno di iniziare una nuova avventura, con lo sguardo ricco di speranza e buoni esempi, quindi vi auguro di portare nel 2014 il “Terremoto” fuori e dentro di noi con la forza di chi, in maniera creativa di fronte alle crisi sa generare occasioni ed opportunità per rilanciarci e magari un brindisi dedichiamolo questa mezzanotte all’intenzione di “Superarci” perché la nostra volontà e le nostre intenzioni forgeranno il nuovo anno e come si suol dire se partiamo bene siamo già a metà dell’opera.

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