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 Home page > Tribuna Libera > "A uè mo?" Storie di Taranto e (s)fortune

"A uè mo?" Storie di Taranto e (s)fortune

Ai tarantini il nome di Amedeo Orlolla non dice nulla… ma se poi aggiungiamo il soprannome che aveva quest’uomo, Marche Poll, allora tutto cambia. Era un vecchietto che viveva vendendo in buste delle lettere, schedine e la sua tipica frase era: A uè mo? ("La vuoi adesso?").

Marche Poll dispensava fortuna e la gente lo rispettava con devozione come fosse una autorità e nel giorno del suo funerale Taranto lo seguì commossa nel suo ultimo viaggio. Qui vi metto il link dell’intervista al suo barbiere, che ci narra nel suo linguaggio popolare, da dove arrivava appunto quel soprannome. Il link è tratto da Taranto in cartolina, un sito tarantino sito molto ben curato sulle tradizioni locale della città jonica e sulla sua storia passata. Ho voluto ricordare questo uomo che spesso vedevo in giro col suo berretto da marinaio e quella bella faccina simpatica da braccio di ferro.

Morì in un ospizio comunale, ospizio che ho visitato e che oggi è in disuso. Ma voglio prendere il gesto suo come auspicio migliore per la mia città, come se nella sua lettera porta fortuna immaginaria, vedessi tutta la città a raccoglierla ed aprirla esultandone per una vincita. La vincita è nella continuazione delle battaglie civili in riva allo Jonio e la speranza di vittoria a venire. Questa lettera è per noi tarantini, escluso i politici.

Quando ho visto certe figure alle ultime primarie del PD, ho pensato al periodo in cui, dopo lo scandalo della nostra sindachessa Di Bello, alcuni “suoi amici di merenda”, percorrevano a petto in fuori la città tarantina… con menefreghismo e strafottenza. La scena si ripete, cambiano gli attori ma non la scena del film. Caro Marco Poll, questa busta vincente dalla a noi tutti, consapevoli di un fatto: siamo noi cittadini i veri vincitori ideali del nostro futuro e invece ai politici, ai falsi preti, ai vigliacchi voltagabbana, regala briciole di illusione, magari regalando loro una busta sì… ma vuota!

 

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