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A Sanremo come ad Ostuni crolla il soffitto di una scuola: questa volta tragedia solamente sfiorata

 

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A due giorni dal crollo del soffitto della scuola primaria di Ostuni in Puglia, che ha provocato tre feriti, il dramma si è ripetuto a Sanremo in Liguria. E' infatti crollata nel maggior plesso scolastico cittadino - che raccoglie gli alunni di una scuola materna, della scuola primaria e della secondaria inferiore dedicata ad Italo Calvino, massima gloria letteraria locale - la soletta che separa il primo dal secondo piano. La soffittatura crollando ha trascinato con se pure la sottostante contro-soffittatura, ma per un puro caso la tragedia è stata solamente sfiorata: non si contano infatti né vittime né feriti in quanto il crollo è avvenuto in una porzione dell'edificio adibita a corridoio in un momento, erano da poco passate le dieci e mezza di mattina, in cui ancora i bambini non erano usciti dalle aule per l'intervallo. La porzione dell'edificio interessata dal crollo è quella in cui si trova la scuola primaria "Alessandro Volta", che prende il nome dalla via in cui si trova l'edificio. Immediatamente accorsi i Vigili del Fuoco della "Città dei fiori", che hanno ordinato l'immediata evacuazione di tutto il plesso. Le tre scuole che vi sono ospitate rimarranno chiuse almeno sino a martedì mattina, ma ancora si attendono eventuali determinazioni da parte della Procura di Imperia, che verrà investita dell'accaduto una volta ricevuto il verbale dei Vigili del Fuoco. Sul posto del crollo si sono immediatamente recati il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Il Grande, l'Assessore alla scuola Daniela Cassini ed il consigliere di maggioranza Giovanna Maria Negro, che insegna nel plesso alla scuola per l'infanzia. Il plesso di via Volta è il maggiore di tutta Sanremo e fu costruito all'inizio del quarto decennio del secolo scorso in piena epoca fascista. Da allora solamente raffazzonati e sporadici interventi di manutenzione tra cui appunto la contro-soffitattura che, secondo alcuni genitori, avrebbe contribuito ad indebolire i solai che dividono tra loro i quattro piani in cui si articola l'edificio. Nel caso in cui non fosse possibile renderlo nuovamente agibile martedì, onde rispettare il calendario scolastico regionale, sarà giocoforza necessario dirottare altrove gli alunni, forse nell'ex Tribunale della città chiuso da due anni. Un cruccio in più per il Dirigente scolastico Sergio Maria Conti.

 

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