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36 profughi trattati come animali a Castelfiorentino

Salvini e i leghisti spesso sostengono che i profughi stranieri vengono ospitati in residence o addirittura in alberghi di categoria elevata. 36 profughi, a Castelfiorentino, non sono proprio ospitati nel modo in cui i leghisti credono o fanno finta di credere che vivano la grande maggioranza dei migranti che arrivano in Italia.

Infatti i 36 ritengono di essere trattati come animali.

Della loro situazione ci si occupa in un articolo pubblicato su Redattore Sociale. 

I 36 abitano in un edificio, una casa colonica di proprietà di un marchese della zona e preso in gestione dal consorzio Mc Multicons, che usualmente si occupa di giardinaggio, logistica, pulizie, disinfestazione, vigilanza e smaltimento rifiuti, in condizioni fatiscenti.

Così si può leggere nell’articolo citato: 

“Le pareti sono ammuffite, i muri sgretolati, le cucine abbandonate e arrugginite, gli angoli pieni di ragnatele e sporcizia, gli scaffali fungono da magazzini.

Nella struttura ci sono soltanto due bagni per 36 persone, una carenza compensata con due bagni chimici posizionati sotto il sole e bollenti per tutto il giorno. Le docce ci sono, ma sono in una stanza il cui pavimento è in cemento e sono attaccate l’una all’altra senza pareti divisorie come fosse uno spogliatoio. Nei giorni scorsi ci sarebbe stata anche la mancanza di acqua corrente, dicono i migranti”.

I migranti sostengono di avere avuto gli stessi vestiti per tre settimane, quelli utilizzati nel corso del loro lungo viaggio.

Il presidente del consorzio Mc Multicons, Stefano Mugnaini, replica così alle denunce sollevate dai profughi:

“La Prefettura ci ha mandato i profughi prima ancora che avessimo la possibilità di adeguare la struttura. Nei prossimi giorni arriverà la cucina nuova, il tavolo nuovo e le sedie nuove. Verrà piastrellato il pavimento e le docce saranno divise con tende per la privacy”.

Previsto anche l’intonaco sui muri, mentre per quanto riguarda l’abbigliamento, Mugnaini smentisce quanto affermato dai profughi: “Abbiamo portato a tutti le scarpe, ma loro non le hanno volute”.

Io non so di chi siano le responsabilità delle condizioni in cui sono costretti a vivere i 36 profughi.

Sono convinto che non possono essere quelle le condizioni nelle quali vengono ospitati i migranti.

Auspico quindi che entro pochi giorni la loro situazione migliori e che non succeda più ad altri migranti ciò che è successo ai 36 di Castelfiorentino.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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