• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > 3 ottobre, manifestazione per la libertà di informazione in rete

3 ottobre, manifestazione per la libertà di informazione in rete

La libera circolazione delle idee è alla base di ogni democrazia. Chiunque pensi di bloccarla dimostra di essere contrario ai principi fondanti della civiltà moderna.

L’appello e la dichiarazione di principi per la manifestazione del 3 ottobre.
Il 3 ottobre si terrà a Roma una manifestazione per la "libertà di stampa" come protesta alla legge proposta dalla maggioranza che con l’emendamento D’Alia sui filtraggi governativi dei contenuti, il DDL Carlucci contro ogni forma di anonimato, il DDL Lussana finalizzato ad accorciare la memoria della Rete, il DDL Alfano attraverso il quale si vorrebbero applicare all’intera blogosfera le disposizioni in tema di obbligo di rettifica nate per la sola carta stampata e, infine, il DDL Pecorella – Costa, con il quale ci si prefigge l’obiettivo di trasformare ex lege l’intera Rete in un immenso quotidiano e trattare tutti i suoi utenti da giornalisti, direttori o editori di giornali. 
 
Non POSSIAMO rimanere indifferenti ad attacchi cosi evidenti alla libertà di parola perché essa è alla base di ogni libertà. 
 
In modo particolare, il DDL Pecorella-Costa rappresenta il fulcro della "riforma" del governo. Con esso, ognuno di noi sarebbe obbligato a:
1) pubblicare le informazioni obbligatorie di cui all’art. 2 della Legge sulla stampa,
2) procedere alla nomina di un direttore responsabile (giornalista) in conformità a quanto previsto all’art. 3,
3) provvedere alla registrazione della propria "testata" nel registro sulla stampa presso il tribunale del luogo ove "è edito" il sito internet così come previsto all’art. 5, 
4) aver cura di comunicare tempestivamente (entro 15 giorni) ogni mutamento delle informazioni obbligatorie pubblicate e/o richieste in sede di registrazione (art. 6), 
5) incorrere nella "sanzione" della decadenza della registrazione qualora non si pubblichi il sito entro sei mesi dalla registrazione medesima o non lo si aggiorni per un anno (art. 7),
6) soggiacere alle norme in tema di obbligo di rettifica così come disposto dall’art. 8 che il DDL Pecorella intende modificare negli stessi termini già previsti nel DDL Alfano 
7) e, soprattutto, farsi carico dello speciale regime di responsabilità aggravata per la diffusione di contenuti illeciti che, allo stato, riguarda solo chi fa informazione professionale.
Sono proprio le disposizioni in materia di responsabilità a costituire il cuore del DDL Pecorella e converrà, pertanto, dedicargli particolare attenzione.

Come si legge, diventeremmo tutti editori e giornalisti con gli stessi obblighi dei professionisti, questo al di la delle intenzioni del blogger.
 
La manifestazione di sabato 3 ottobre è un modo per protestare ma, non potendo tutti essere presenti, si può attuare un’altra forma di protesta:
SPEGNERE IL TELEVISORE 
FACCIAMO CADERE L’ASCOLTO, MAGARI AZZERIAMOLO, DIMOSTRIAMO CHE SENZA LA TELEVISIONE SI PUO VIVERE BENISSIMO E CHE NON E’ FONDAMENTALE PER NOI.

SENZA LA RETE NIENTE TELEVISIONE

Ciò sarebbe anche mandare un forte segnale a coloro che di essa vivono perché, dati i lauti guadagni che traggono da essa, non potranno esimersi dal valutare il danno causato in senso negativo e agire a loro volta contro il DDL.

Commenti all'articolo

  • Di Laura (---.---.---.101) 29 settembre 2009 15:50

    La manifestazione sara organizzata anche dagli italiani residenti a Londra perche sentiamo questo come un grave problema and un affronto al concetto stesso di democrazia
    laura

    • Di francesco (---.---.---.28) 29 settembre 2009 17:15
      francesco

       Fa piacere sapere che anche gli italiani all’estero sentono il problema del pericolo che l’Italia sta correndo in questo periodo.
      L’idea di "spegnere le televisioni" serve a far capire che le informazioni su internet sono seguite da milioni di utenti in Italia.
      francesco 

    • Di pequena (---.---.---.203) 30 settembre 2009 11:08

       
      Sono felice di sentire che anche gli esterofili hanno fatto loro l’importantissima causa. Io, trasferitami a Londra da solo un paio di giorni, VOGLIO partecipare alla manifestazione. Posso avere qualche informazione circa luogo e ora? Grazie mille!Ci vediamo domenica in loco....

  • Di sganapino (---.---.---.179) 29 settembre 2009 21:02

    I Paesi in cui vi è una effettiva libertà di stampa non sono moltissimi. Non vi è libertà di stampa da Putin e da Gheddafi, ad esempio. Vi è libertà di stampa negli Usa, ma attenzione, là la stampa non ha sovvenzioni statali, perciò il presupposto per mantenerla è il supporto di lettori che consentano un’elevata tiratura e un po’ di profitti per l’editore. In Italia la stampa non ha il supporto dei lettori, perchè si vendono pochi quotidiani. Vengono venduti molti settimanali che però rimasticano nell’interesse del proprio editore le notizie delle settimana, facendone spesso sparire alcune oppure illustrandole in modo da renderle inefficaci alla comprensione.
    Perchè si vendono pochi giornali in Italia?
    Innanzitutto perchè il livello scolastico medio è molto basso (10% di laureati-30% di diplomati rispetto al numero dei cittadini) ed i giornali scrivono spesso in modo articolato, complesso e presupponendo conoscenze di base che spesso non ci sono (conoscenza della Costituzione, del diritto, dell’economia, ecc...)
    Inoltre la televisione, con il suo bombardamento quotidiano di telegiornali, dà la sensazione di portare a conoscenza di tutti quel che succede in Italia ed in effetti il bombardamento è molto filtrato dalle redazioni e finalizzato ad indirizzare i cittadini verso un certo modo di pensare. Perciò molti cittadini pensano di conoscere ed invece non sanno nulla e ancor meno ci capiscono. Sono costoro i primi nemici della libertà di stampa, la palude dove gli alligatori si strafogano di piacere.




  • Di pv21 (---.---.---.223) 4 ottobre 2009 19:50

    La democrazia si difende in tutte le occasioni. Si difende non disertando il voto in Parlamento anche quando la partita sembra persa. Si difende non abdicando ai poteri conferiti (rinvio alle Camere) anche quando possa sembrare un atto superfluoinutile. Altrimenti si tradiscono le VOCI dentro l’eclissi di personaggi simbolo di libertà e si rischia la "febbre" del Tribuno che cerca di imporre agli altri le proprie debolezze. (c’é di più => http://forum.wineuropa.it 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares