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15.000 bambini scomparsi in 40 anni

Sono 15.117 i minori di cui si sono perse le tracce in Italia dal 1974 al 2014. 

Scomparsi, spariti nel nulla, un piccolo esercito di bambini che in quarant’anni è scivolato via dagli adulti che dovevano vigilare su di loro.

Le cifre arrivano dal commissario straordinario del Governo per le persone scomparse del Ministero dell’Interno, Vittorio Piscitelli.

Tali dati sono presi in esame in un articolo pubblicato su www.today.it.

Il 51,7% delle persone di cui è stata registrata la sparizione ha meno di 18 anni. Di questi, ben 13.489 sono bambini stranieri.

Infatti i minori stranieri non accompagnati rappresentano il problema decisamente più importante.

“Si tende a non considerarli come persone scomparse, perché una volta giunti nel nostro Paese non vogliono farsi identificare per non rischiare di dover rimanere in Italia. Ma i loro diritti vanno tutelati e non ci si può lavare le mani”, dice Piscitelli.

Rileva il commissario che nel “64-65% dei casi il ritrovamento avviene nelle prime ore dopo la scomparsa, soprattutto nel caso dei minori, i quali non hanno risorse e che quindi sono spinti a chiedere aiuto”.

Piscitelli ha poi annunciato l’intenzione di proporre al Governo di sfruttare le potenzialità di Facebook per dare notizia di minori scomparsi e facilitare le ricerche.

Per arginare il fenomeno, servono ricerche più tempestive.

“Una ricerca fatta nell’immediato ha una percentuale di successo di almeno l’85%, una ricerca ritardata di qualche ora potrebbe non avere mai percentuale di successo”, aggiunge Maria Carla Bocchino, dirigente del servizio centrale Operativo della Polizia di Stato.

Anche la Caritas si occupa di questo problema.

Infatti nell’ultimo anno sono stati accolti oltre 400 minori non accompagnati.

“Dal 2011 è aumentato in maniera esponenziale il numero dei minori non accompagnati accolti” spiega Maria Francesca Posa, responsabile dell’area minori della Caritas di Roma.

In gran parte sono ragazzi sfuggiti dai Paesi devastati dalle guerre o dalla crisi economica e si tratta maggiormente di ragazzi maschi con un età media di 16 anni.

Il cancelliere delle Pontificie Accademie delle Scienze e delle Scienze sociali, monsignor Marcelo Sanchez Sorondo ha, inoltre, denunciato i molti modi attraverso i quali “con la globalizzazione dell’indifferenza, mossa dal solo profitto” i bambini vengono “vittimizzati”: “vendita di organi, avviamento alla prostituzione e alla pornografia, narcotraffico, elemosina forzata, adozioni transfrontaliere irregolari, matrimoni forzati, reclutamento di bambini soldato, schiavitù da parte di gruppi terroristici e lavoro forzato”.

Per far fronte a questo dramma, ha detto, serve “una buona politica economica e ambientale e un’istruzione di qualità e universale”.

Credo anche che sia indispensabile un maggiore impegno, molto superiore a quello profuso fino ad ora, affinchè siano ricercati con tempestività i bambini scomparsi.

Ma, soprattutto poiché attualmente una notevole parte di questi bambini sono minori non accompagnati fuggiti da altri Paesi per i motivi ben noti, è necessaria una politica dell’accoglienza molto più estesa e più mirata nei loro confronti.

Foto: Flickr (Autore: Beverly & Pack)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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