"Statolatria": la nuova Inquisizione

Il termine usato non solo olezza di medioevo, ma rivela il vero timore, il vero nemico, il punto di non ritorno che i preti vedono avvicinarsi nelle vesti di uno Stato, quello spagnolo, che fa semplicemente il suo dovere, ossia di svolgere un ruolo laico, educativo, che non appoggia alcuna religione, mentre eroga servizi per la contraccezione, per la facilità di divorzio, e che nel
Il nemico è lo STATO LAICO, lo slogan è “indottrinamento laicista del governo” e se non è questa una spudorata intromissione politica negli affari di uno Stato sovrano che ha approvato democraticamente delle leggi, ogni dialogo risulta impossibile.
Stranamente però questa avversione per la “statolatria” si dissolve quando il Vaticano batte cassa, e non si vergogna di chiedere fior di soldi, convenzioni per le sue opere, 8 per mille, finanziamenti alle scuole cattoliche, soldi per restaurare le chiese ecc.
La facile prova per dimostrare che Dio esiste per
Visto che questi lugubri figuri neri si intromettono nella vita dello Stato e mettono in discussione la sua sovranità, suggerisco a tutti quei movimenti laici che sono danneggiati da questa politica di andare in gruppi organizzati nelle chiese la domenica a chiedere conto, durante le prediche, di questa intromissione del Vaticano, e incominciare a pareggiare i conti, fino a che non arrivi più un solo Euro pubblico, direttamente o indirettamente, alla Chiesa cattolica.
E’ una bella battaglia, da fare, perché bisogna comprendere pienamente il peso che oggi grava sulla democrazia. Con
Qualunque forza progressista e moderna voglia aspirare al potere deve avere nel suo programma l’annullamento di ogni obbligo economico verso le religioni, l’abolizione dell’obbligo dell’insegnamento delle religioni nelle scuole, la scomparsa dei simboli religiosi dai luoghi pubblici.
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