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Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza

Di Paolo Praolini (---.---.---.129) 15 aprile 2011 19:17
Paolo Praolini

Avevo seguito Vittorio sul suo blog ed in qualche occasione gli avevo scritto commentando le sue scottanti informative.
Da molto tempo rilevavo che il suo lavoro di diffusione soprattutto dopo i suoi precedenti pestaggi e rapimenti avesse assunto un livello di pericolosità alto, altissimo, in quanto diffondeva forse quello che qualcuno non avrebbe voluto diffondere.
Purtroppo come ha scritto Geri non aveva una struttura governativa o paragovernativa che lo supportasse e lo avesse protetto quando serviva, questa protezione sarebbe servita da tempo già da quando fu rapito su un peschereccio al largo delle coste israeliane.
Il suo ruolo solitario era da molti visto (anche in Italia) come quello di un battitore libero un cane sciolto, anche troppo libero e magari fastidioso.
Anche per questo i media italiani non lo consideravano attendibile o forse presentabile ai bempensanti italiani.
Insomma è stato per molto tempo un personaggio scomodo che ha vissuto come pochi la vita nel modo in cui credeva veramente.
Purtroppo ha creduto o si era illuso che vivere in quella martoriata terra sarebbe stato conciliabile con il suo pensiero libero!
Cosi non è stato!


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