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Meno male che Silvio c’è

Il prestigio dell’Italia all’estero!

Ricordate lo sdegno del cavaliere quando sotto il governo Prodi c’era la mondezza per le strade di Napoli (pilotata dalla destra per affossare il governo), con le immagini pompate a tutta forza dalle TV private?

Egli parlava di prestigio italiano perduto e di danni incalcolabili alla economia.

Fortunatamente oggi possiamo recuperare credibilità e prestigio sapendo che l’avvocato David Mills è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per aver dichiarato il falso e coperto così il suo corruttore Berlusconi (600.000 dollari incassati da Mills su un conto svizzero).

Tutto il mondo assiste compiaciuto alla impudente arroganza di chi si è fatto fare dai suoi servi ministri e deputati una incredibile legge, il “lodo Alfano”, che impedisce qualsiasi incriminazione per il premier.

Deve essere chiaro che, senza questa legge, Berlusconi sarebbe uscito dal Tribunale di Milano in manette e le sue residenze principesche sparse in tutto il mondo per qualche annetto non lo avrebbero più rivisto.

Mi immagino soltanto se una vicenda del genere avesse riguardato l’unico oppositore che oggi vi è in Italia, Di Pietro. Tutta la guardia imperiale mediatica di proprietà dell’imperatore Silvio, i moderni pretoriani, si sarebbero scagliati sul poveretto e lo avrebbero sbranato fino a farlo dimettere.

Mi auguro che questa volta Berlusconi non la passi liscia. La misura è colma e i reati ascritti a questo personaggio sono troppi, reiterati, praticamente uno stile di vita, omologhi a quelli del suo creatore, il latitante Craxi.

Il “lodo Alfano” deve essere abolito e dobbiamo ritornare al principio che NESSUNO può essere immune dall’azione penale.

Perdonatemi una citazione-sentenza che leggo in questo momento: Casini sostiene che PDL e PD sono dei partiti finti che presto spariranno. Giusto!

Quanto alla sedicente sinistra, eliminato il berlusconiano Veltroni, se non vuole sparire, non ha altra alternativa che fare la sinistra, buttando fuori quei viscidi cattolici, dalla Bindi a Rutelli, passando per la Binetti, Fioroni, Franceschini.

E oggi essere di sinistra non significa ispirarsi ad un modello del passato, ma pretendere legalità, par condicio, nuove regole elettorali, sostenibilità ambientale, autosufficienza energetica ed alimentare, abolizione del Concordato e della ingerenza politica del Vaticano, fine di una immigrazione devastante per tutte le periferie d’Italia e che fa comodo solo agli sfruttatori.

Commenti all'articolo

  • Di alberto fortuzzi (---.---.---.163) 21 febbraio 2009 13:34

    Che cosa devasta l’immigrazione nelle nostre periferie?

  • Di mabo (---.---.---.166) 21 febbraio 2009 15:00

    Mi associo ad Alberto nel formulare la domanda.
    Mauro Bonaccorso.

  • Di paolo de gregorio (---.---.---.206) 22 febbraio 2009 17:37

    sapete benissimo che le periferie delle grandi città sono diventate invivibili, a causa della malavita che spaccia e delinque e gli immigrati sono una componente attiva. Altrimenti come poteva venire in mente agli attuali governanti di inventare le ronde, e soprattutto perchè cittadini aderiscono a formare le ronde stesse?
    Il disagio è reale, non si può ignorarlo.
    saluti
    paolo
     

  • Di mabo (---.---.---.238) 22 febbraio 2009 20:44

    Mi dispiace dissentire ma il fenomeno del disagio urbano, legato alle condizioni di emarginazione delle periferie non ha niente a che vedere con le ultime ondate migratorie, ed ha origini ben più lontane. A meno che tu non voglia far riferimento all’urbanesimo del dopoguerra che ha determinato un notevole flusso migratorio interno. Ma quella è tutta un’altra storia.

    Fai un giro alla periferia di Catania e scoprirai situazioni di disagio “funzionali” ad un certo tipo di politica, senza la quale non sarebbe riuscita a governare ininterrottamente per più di sessant’anni.

    In realtà gli immigrati rappresentano una minima parte della popolazione disagiata, ma come ben sappiamo per “governare” certi fenomeni è molto più facile individuare e colpire un capro espiatorio, che difficilmente potrà reagire, date le sue condizioni di indigenza, ottenendo così il duplice risultato di “accontentare” la popolazione poco informata, e non intaccare minimamente le sacche di illegalità che rappresentano un inesauribile fonte di approvvigionamento durante tutte le consultazioni elettorali.

     

    Un saluto.

    Mauro Bonaccorso

    PS Le ronde sono solo il risultato della cattiva coscienza di una classe dirigente impreparata, che preferisce risparmiare sulla sicurezza e poi fomenta odio tra i semplici, tollerando la giustizia “faidate” come le ultime notizie di cronaca hanno ben evidenziato.

    Concordo su tutto il resto dell’articolo.  

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