BINGO >
L’UNIONE Europea è come un grosso “carrozzone” che procede sempre più a tentoni.
Unico VALORE che accomuna gli Stati membri è l’interesse per la dimensione e le potenzialità
del mercato in comune.
FATICA sprecata è quindi fare appello alla responsabilità ed
all’impegno collettivo in tema di controllo dei flussi migratori: dall’accoglienza
fino ai rimpatri.
Così come invocare una calibrata ripartizione dei richiedenti
asilo.
In sostanza.
Quella dei migranti che attraversano il Mediterraneo è una partita da giocare,
in primis, nel rapporto con i Paesi della costa nordafricana.
Per spuntare risultati
tangibili servono mezzi e risorse dal costo di svariati miliardi di euro. E ecco
il punto.
TUTTI gli Stati dell’Unione Europea, pro quota, possono e devono
farsi carico di tali oneri finanziari.
ONERI da destinare a vantaggio delle
iniziative assunte dai Paesi più “esposti” perché in prima linea. Oneri da ricalcolare
ogni anno in funzione del reale andamento dei flussi.
Un capitolo a parte,
altrettanto importante, sono gli accordi da ricercare con i Paesi di origine.
PS
> Per quegli Stati dell’UE che, in forza della collocazione geografica, sono
bravi solo a puntare i piedi esiste sempre la “cura passeur”. Soluzione tanto
inconfessabile quanto “indecorosa”, ma che è meglio dei migranti lasciati
affogare in mezzo al mare.
Ergo
Provare a gestire simili fenomeni epocali non
è giocare a Bingo.
Non potendo scansarli vale la T come Tenacia …