DIGNITA’ >
E’ COMPARSO
da un team di 5 esperti un protocollo sperimentale che “può funzionare”. Questo
in base alle “evidenze scientifiche” raccolte in laboratorio che fanno sperare
in un 10% di probabilità di riuscita.
NON E’ precisato però quali e quante
funzionalità, finora assenti, potranno essere date al piccolo Charlie o se la nuova
terapia servirà solo a bloccare il processo degenerativo.
ORA quello che conta
è superare l’attuale diniego dell’Alta Corte britannica.
Alcuni recenti passaggi.
I medici del Great
Ormond Street di Londra, che dovrebbero staccare la spina contro il volere dei
genitori, affermano che “è giusto tentare la cura”.
Mentre autorevoli
“difensori della vita” cercano di spostare l’attenzione su altri aspetti
collaterali.
Tipo l’obbrobrio di quella sorta di “eutanasia dei bambini” molto
piccoli che verrebbe di fatto praticata in Belgio per evitare loro una
“qualità” di vita “molto bassa”.
Oppure l’ossessivo accanimento (vociare) dei “mestieranti”
che prendono a bersaglio un bambino “senza difesa” e dei genitori “allo
sbaraglio”.
Qui sta il punto.
Quando non c’è tempo per eseguire dei test
validanti si deve “credere” nella scienza e permetterle di andare avanti. Anche
usando come “cavia” umana un piccolo essere del tutto indifeso e inconsapevole?
E ancora.
Niente più del “richiamo” ad un rispettoso silenzio può servire a tacitare le perplessità
d chi vorrebbe lasciarlo volare tra gli angeli. Forse il piccolo Charlie non
merita dignità?
A far si che riluccichi il contenitore non è Tutta colpa di
Carosello …