• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Giacomo Nigro

su Il pantano libico


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Giacomo Nigro Giacomo Nigro 6 aprile 2016 08:53

Alla fine il governo di Tripoli si ’arrende’ a quello di unità nazionale di Fayez al Sarraj.

La notizia rimbalza nella serata quando un comunicato dell’esecutivo dei ’ribelli’ di Al Ghwell annuncia di "cessare le proprie funzioni esecutive, ministeriali e presidenziali per mettere fine allo spargimento di sangue e alla divisione del paese". Lasciando, di fatto, il potere all’esecutivo Sarraj, sostenuto dalle Nazioni Unite, mentre resta ora il nodo Tobruk. Il Parlamento di Tobruk ha infatti respinto ieri le sanzioni dell’Onu contro Aguila Saleh, il presidente dell’Assemblea che ancora non ha dato alcuna luce verde al governo Sarraj. E il governo di Abdullah al-Thinni, nominato da Tobruk, continua ad alzare muri con il ministero della Giustizia che ha bollato come "illegale" le attività del Consiglio presidenziale. E, intanto, è corsa alla riapertura delle ambasciate a Tripoli. La Tunisia annuncia il ripristino della sua sede, mentre Parigi vuole farlo "nel più breve tempo possibile".

Nella partita per il ritorno delle rappresentanze della comunità internazionale nella capitale libica anche l’Italia punta a essere tra i primi Paesi occidentali a rimetterci piede. "Sulla Libia c’è stato un passo in avanti vero, il governo Sarraj è un promettentissimo inizio ma ci andiamo con i piedi di piombo. Speriamo che lavorino nel mondo più inclusivo possibile", ha detto il premier Matteo Renzi. L’Italia è in prima linea per la soluzione della crisi libica, e issare quanto prima il tricolore sulla sede diplomatica a Tripoli avrebbe un grande significato politico. L’inviato speciale dell’Onu Martin Kobler è volato ieri nella capitale per incontrare il premier designato Fayez al Sarraj, "per discutere di come andare avanti", mentre a Tripoli - ancor prima dell’annuncio dei ’ribelli’ - saliva il consenso al governo di unità, anche tra la popolazione. "Sono venuto a Tripoli da visitatore ma voglio esserci da residente", ha scritto l’inviato dell’Onu. E dopo l’incontro con Sarraj e i membri del consiglio presidenziale nella base dove hanno istituito il proprio quartier generale, si è concesso un tour nella città vecchia. "Tripoli deve essere la città della pace nella regione", ha ribadito il diplomatico tedesco.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2016/04/06/-libia-tripoli-lascia-e-cede-potere-a-governo-sarraj-_e1b730d0-ea54-424c-96d1-de6fcf224596.html


Vedi la discussione






Palmares