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Commento di Persio Flacco

su Pesiamo il nostro voto e forse cambieremo questo paese


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Persio Flacco 11 febbraio 2015 13:19

Caro Bruscino, non si illuda: non cambierà nulla col voto.
A meno che non si comprenda per intero che i partiti maggiori ormai costituiscono un unicuum, un solo partito le cui regole interne e le cui finalità sono le stesse per tutti i suoi componenti. Una volta questo modo di vedere le cose sarebbe stato bollato come qualunquismo, come pregiudizio (sbagliato in quanto tale) per cui tutti i politici sono (negativamente) uguali.
Forse, anzi:sicuramente, era un pregiudizio un tempo. Oggi, noi che abbiamo potuto avere riscontro che la democrazia interna ai partiti è una farsa, che alle strette quelle che dovrebbero essere forze politiche alternative stringono patti con nomi fantasiosi: della crostata, del Nazareno, che il malcostume, la corruzione, l’autoreferenzialità, sono ormai presenti in quasi tutte le forze politiche, possiamo a buon diritto affermare che di fronte a noi cittadini elettori non c’è una pluralità di posizioni politiche tra le quali scegliere per inverare la democrazia, bensì un Partito Unico nel quale confluiscono tutte le scelte e tutti i voti.

E’ questo stato di cose che noi cittadini dobbiamo frantumare se vogliamo recuperare la nostra sovranità democratica.
E c’è un solo modo per farlo: votare sempre; non votare mai i partiti maggiori; non votare mai due volte lo stesso partito.
Non importa chi si vota, purché si tratti di un partito marginale, non associato al partito unico.

Se la maggioranza degli italiani si attenesse a questo metodo il Partito Unico verrebbe frantumato e la classe politica sarebbe rinnovata.


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