Se qualcosa deve accadere, accadrà. Se cerchi di rallentarne artificialmente il naturale compimento, disperdi inutilmente le tue forze e forse forse provochi danni maggiori di quelli che cercavi di evitare.
Oppure sei sicura che facendo (ipoteticamente!) fallire Amazon, tutto tornerà come prima, i piccoli negozi rifioriranno e nessun altro nascerà a sostituirlo?
E, finalmente, sei sicura che quello che cerchi di contrastare alla fine non porti ad un nuovo equilibrio, ad una situazione nel complesso migliore di quella che cerchi inutilmente di conservare? E se fossi tu a sbagliare?
In tutto questo, che c’azzecca il mio suicidio? Sei tu che hai deciso che Amazon sia il male assoluto, mica io; e se anche fosse, perché suicidarsi per così poco?
Io sostengo invece che questi processi non vanno subiti, occorre invece governarli: cosa che invece la nostra classe dirigente (non solo quella italiana) non sta facendo. E questo si che è un errore.