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Commento di Persio Flacco

su Mi chiamo Ribelle. Di cognome Moderato


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Persio Flacco 26 settembre 2014 20:13

Cosa facevo quattro anni fa? Assistevo con angoscia impotente all’inizio dell’ennesima tragedia umanitaria, all’avvio dell’ennesimo crimine contro l’umanità che, come altri prima, avrebbe lasciato una terribile scia di sangue, sofferenza, distruzioni. E che come altri prima sarebbe rimasto impunito.
L’inizio conteneva già scritto l’esito finale: la coesione sociale del Paese distrutta; il sorgere di odi settari che non sarebbero bastati decenni per sanare; la guerra civile: la peggiore disgrazia che possa toccare alla gente comune; infine uno stato fallito e la popolazione in balia di signori della guerra, attentati, stragi.
Ed era già chiaro dall’inizio quale era lo scopo di tutto questo: il cambio di regime in Siria, da attuare secondo un copione già ben collaudato e a qualsiasi costo.

E come veniva trattato l’inizio di questa tragedia dai potenti della Terra, dai politici, dai mass media, probabilmente da SiriaLibano? Secondo lo schema consueto: il dittatore deve essere abbattuto; ha ucciso il suo stesso popolo: è delegittimato; i siriani hanno diritto alla libertà e alla democrazia; la comunità internazionale ha il dovere di intervenire per difendere la popolazione civile. Maledetti ipocriti: sapevano già come sarebbe finita la loro guerra umanitaria. 

Ma come opporsi se chiunque osasse contraddire la loro strategia criminale veniva bollato come pro-Assad? Proprio come fa lei ora, Savioli. Da questo viene il mio sarcasmo amaro.

Come giustificare l’opposizione alle azioni che venivano intraprese con il dovere di proteggere la popolazione civile se chi le poneva in essere dichiarava di agire per questo fine?
E se quelli che ripetevano il mantra del feroce dittatore che deve essere abbattuto avevano dimenticato l’esito tragico di azioni analoghe, come fare per mettere sotto i loro occhi quello che volevano caparbiamente ignorare?

E anche oggi, quando ormai dovrebbe essere del tutto evidente che è stato perpetrato un crimine contro i siriani mascherato da intervento in loro favore; che la loro salvezza e il loro futuro non interessa a nessuno; che l’unica cosa che interessa è cambiare il regime a qualsiasi prezzo; SiriaLibano se ne esce col panegirico del Ribelle Moderato.

Le domande che ho rivolto all’autore dell’articolo, e alle quali lei ha non ha dato risposta, preferendo liquidarle come irricevibile frutto una mia presunta faziosità pro Assad, ho iniziato a porle da ogni tribuna che mi era possibile raggiungere già quattro anni fa.
Provi a valutarle seriamente alla luce del diritto internazionale, del diritto umanitario, delle conseguenze sulla popolazione civile, delle scelte che vengono fatte sul campo e non dalla propaganda.

Saluti


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