Mi piace quando qualcuno espone obiezioni in antitesi alle opinioni da me espresse, perché questo ravviva lo scambio intellettuale tra persone; mi dispiace quando questo qualcuno si nasconde dietro all’anominato, perché sembra abbia timore di mostrarsi: d’altro canto il non apparire é un suo diritto.
Provo comunque a spiegare il mio pensiero: considerare concetti di diritto come fossero masturbazioni mentali é alla stregua dell’Anarchia; potrei usare la parola “utopia” in sostituzione di “masturbazioni mentali”.
Utopia é una “aspirazione che non puó avere attuazione” (http://www.treccani.it/vocabolario/utopia/) come la masturbazione é una “pratica erotica tendente alla provocazione dell’orgasmo e del piacere sensuale al di fuori dell’accoppiamento” (http://www.treccani.it/vocabolario/masturbazione/): in entrambi i casi é esclusa una conseguenza: ossia in Utopia, come in Masturbazione, non ci sará attuazione naturale. Questa mancanza di attuazione altro non é che Anarchia, ossia “l’abolizione di ogni governo sull’individuo” (http://www.treccani.it/vocabolario/anarchia/): mancanza di prospettiva futura e quindi assenza di attuazione.
Pertanto: se entrassimo in una epoca post-democratica, dove i diritti umani fossero dei tranelli illusori, l’Anarchia, ossia, una Utopia, governerebbe un non governo = vivremmo una illusoria masturbazione mentale.
Non é questione di “informarsi, please”, ma di sapere o, almeno, cercare di comprendere.
Armando Cappello