Sono daccordo sulla retribuzione del merito. Ma quando poi si arriva a quantificare, e qui casca l’asino. Il merito è solo per chi occupa le cariche dirigenziali? A un bravo e esperto operaio superspecializzato, mettiamo saldatore va riconosciuto il merito o no? E quanto rispetto al suo capo reparto o dirigente.Di piu o di meno. E il bravo ed esperto analista programmatore merita piu o meno rispetto al capo ufficio delle agenzie delle entrate. Se sbaglia l’ìoperaio , questo viene licenziato, lo stesso avviene per il suo capo? e quanto produce alla sua azienda e quanti danni può causare se sbaglia? Insomma voglio dire che la meritocrazia cosi come viene genericamente intesa è comunque a forma a piramide. Indovina dove sta il lavoro manuale o di intelletto ma non in steretto contatto con il potere. Molti, specialmente di questi tempi, si riempiomo la bocca con la meritocrazia per nascondere il vecchio trucchetto del " levati tu che ci metto i miei amici"