• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su 6 maggio: no Cie, no CARA


Vedi tutti i commenti di questo articolo

11 maggio 2014 18:57

I CIE e CARA sono centri di detenzione per chi commette il reato di essere.
Per stabilire l’onestà di una persona e se è un vantaggio per la nuova società che la accoglie bisogna darle una possibilità, cosa che viene negata dalla condizione di irregolarità con la quale spesso il migrante viene a contatto col nuovo Paese.
Qui non si parla di accoglienza illimitata e tanto meno si pratica del buonismo verso i delinquenti: al di là del Paese in cui una persona è nata, se delinque va punita, si vuole solo spezzare il circolo vizioso de "non si può trovare lavoro regolare senza documenti, MA senza lavoro non si possono fare documenti", così che le persone oneste vengano riconosciute.


Oltretutto, la proposta del comune di Milano era quella di trasformare la struttura di via Corelli in un centro di primo soccorso per i profughi, che poi sarebbero stati accompagnati al confine per raggiungere altre mete europee, quindi in ogni caso non si sarebbe presentata la condizione de accogliere tutti non piace neanche agli stessi extracomunitari regolari che non vedono distinzioni tra chi cambia paese per lavorare e chi per delinquere."





Vedi la discussione






Palmares