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Commento di

su Grillo si gioca l'Europa, l'euro e l'Italia?


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23 aprile 2014 10:12

Moh porco boia...

Se rinegoziare certi trattati europei è condivisibile a priori, difatti pure tu ne convieni, l’uscita dall’euro è una cosa completamente diversa. Il punto 1 del programma dei grillini è ben esplicito: "fare un referendum", non "uscire dall’euro". Una frase concisa per scrivere un programma di una pagina invece che di otto. Ti prego di non mischiare questa posizione con quelle della Lega o della Le Pen: ambedue cercano di cavalcare nazionalismo/antieuropeismo con gli argomenti sbagliati, perché Euro ed Europa sono cose diverse. La Lega poi ha poche idee ma ben confuse: nello stessa giornata ho sentito due suoi esponenti dire cose praticamente opposte sull’Euro. Almeno il movimento della Le Pen è più coerente.

L’idea del referendum è la più corretta, perché non si può prendere una decisione di tale portata senza essere ben sicuri di quello che si sta facendo. E la decisione non va presa da pochi politici o economisti, ognuno con le sue teorie didattiche; occorre responsabilizzare la popolazione dopo averle fornito la migliore informazione possibile. In questo momento la popolazione (me compreso, certo), non è in grado di valutare se l’Euro è una cosa buona o cattiva perché nessuno ancora l’ha spiegato bene nel contesto di un’Europa più vicina alla gente e meno alle banche. Attualmente gli economisti parlano dell’Euro per come è adesso, una valuta che è straniera per le stesse nazioni che la usano. Una cosa senza senso. Se si cambiano certi atteggiamenti europei, la moneta unica può anche andare bene. Se non cambiano, si esce dall’euro senza uscire dall’Europa - come ha fatto la Gran Bretagna che s’è tenuta la sua moneta (e si è anche cancellata parte del debito) pur stando in Europa.

Scrivere in modo impreciso che "Grillo vuole uscire dall’Euro" significa solo confondere le idee alla gente. Su questo sito agoravox ho letto una marea di articoli sull’Euro che come minimo sono superficiali e altre volte sono pieni di baggianate - e lo capisco io che non sono un economista. Massì, tutti s’improvvisano economisti e politologhi e riempiono radio televisione e internet di imprecisioni e faziosità. Il punto è che si possono (e si devono) fare molte cose INTORNO all’euro, che non è necessariamente il male peggiore. Uscire dall’Euro così, tout-court, sarebbe buttare via il bambino insieme all’acqua sporca. Ma rimanerci dentro così, tout-court, è un suicidio. E in questa situazione intricata, a parte il M5S, vedo solo posizioni estreme e superficiali, che parlano di "uscita dall’Euro" senza capire. Quasi tutti i politici si arrogano la sapienza, e il popolo bue non vede che quei politici non sanno un cazzo. Quando una forza politica ha una posizione equilibrata, che non fa confusione fra Euro ed Europa, e che non si arroga il diritto di decidere in quattro il destino di milioni di persone, arrivano quelli che mischiano le carte e che non fanno differenza fra "referendum sull’euro" e "uscita dall’euro". Certo, alcuni lo fanno per calcolo, perché sono irresponsabili o perché rendono conto a qualcuno diverso dal Popolo Italiano.

Ciao,

Gottardo


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