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Commento di

su Le fandonie di Renzusconi


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9 marzo 2014 20:01

Butto-crazia >

Su tutti i media esponenti di varia estrazione e caratura gareggiano a chi trova più “magagne” al sistema paese. In prima fila i paladini della “nuova” politica.
Filoni conduttori sono sempre due.

Negli ultimi vent’anni non è stato fatto nulla di buono per la gente. Ovvero. Siamo stati alla mercé di una classe dirigente tanto egocentrica quanto inetta. Secondo.
Il messaggio politicamente “più redditizio” è fare la lista di pubblici sprechi, corruttele, ladrocini ed inefficienze.
La conclusione è sempre la stessa.
Bisogna liberarsi dell’attuale sistema politico-economico e dei suoi rappresentanti.
Dare quindi spazio ai fautori del “cambiamento”. Come  cambiare, con quali risorse ed a quali fini non è la “priorità” del confronto.
L’importante è cambiare.
La gara è a chi elenca più cose da cambiare. Ancora meglio se il cambiamento appare netto e categorico. Il sottinteso è che “peggio non potrà essere”.

Postilla.
Questa tendenza allo “sfascio” trae origine da svariati ed innegabili “errori” commessi.
Tuttavia imparare dagli errori non è solo “buttare” e rinnegare l’accaduto, compresi i valori e le finalità.
Imparare significa cogliere l’essenza e i meccanismi di certi fenomeni passati per individuare più “valide” e proficue modalità attuative.
Non è cosa da poco.
Altrimenti si corre il concreto rischio di cambiare i “vecchi” con dei “nuovi” errori.
Quanto più la realtà è complessa tanto più vale il criterio del Ritorno alla Meta


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