Gli Italiani non cercheranno mai di cambiare niente per le stesse ragioni per cui, in India, gli individui appartenenti alle caste inferiori, benché più numerosi, non destituiscono da centinaia di anni la minoranza di quelli appartenenti alle caste superiori (cfr. Lévi-Strauss in Tristi Tropici).
Gli uomini al potere hanno preso il posto delle divinità. Le persone non pregano più alcun dio, ma pregano gli uomini potenti di concedergli le loro briciole (in ingl. bribery). E, d’altra parte, i potenti, coi loro comportamenti (discutono, arringano, propoagandano, chiedono il voto, e alimentano i propri privilegi), negano l’umanità dei sudditi. La diversità tra potere e sottomissione viene rimarcata continuamente nel dialogo spettacolare delle campagne elettorali e dei talk show, con lo spreco di energie comunicative che non si traducono mai in un risultato.
I mass media hanno in questo una responsabilità enorme, avendo creato i nuovi "idoli" e avendo innescato il processo che spinge i tele-cittadini ad adorare (ascoltando, dibattendo, commentando...) proprio chi suscita l’indignazione generale.