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Commento di

su Dopo l'Italicum. Ma perché non un Hitler?


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2 febbraio 2014 19:23

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Matteo Renzi afferma che la politica, dopo anni di immobilismo, con lui ha ritrovato la “capacità” di decidere. Dimostrare “capacità” di decisione è cosa ben diversa dalla semplice “voglia” di decidere.
Sotto questo profilo l’accordo raggiunto sulla legge elettorale solleva diverse perplessità.
A cominciare dal ricorso al ballottaggio (garanzia governabilità) e dalle soglie di sbarramento (anti-ricatto partitini).

Con il ballottaggio, partecipando anche meno della metà del corpo elettorale, la forza politica che vince può vedersi “premiare” con un raddoppio dei seggi avuti al 1° turno.
Ancora.
Dopo aver fissato all’8% la soglia che un singolo partito deve raggiungere a livello nazionale si è “deciso” di consentire comunque l’accesso a fronte di un 9% di voti ottenuti in almeno 3 Regioni. Equivale a ridurre perlomeno a 1/3 il pacchetto di consensi da conseguire.
Non solo.
Dovendosi scegliere, all’interno delle coalizioni, tra la soglia del 4 o del 5%, alla fine si è “deciso” per un salomonico 4,5%.
Da notare infine che, a distanza di un paio di settimane dalla “blindatura” dell’asse targato Berlusconi-Renzi si parla ancora di possibili aggiustamenti.

Postilla.
Il sistema elettorale è lo strumento base che, tramite una “rappresentanza” politica, serve a dare volto e voce alla volontà popolare. Di sicuro non è di un qualche “nuovo” accrocco di formule/accorgimenti vari che si sentiva la mancanza.
Il tempo non cancella le Voci dentro l’Eclissi esempio di coerenza, responsabilità …


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