• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Rocco Di Rella

su Dopo l'Italicum. Ma perché non un Hitler?


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Rocco Di Rella Rocco Di Rella 2 febbraio 2014 18:17

Guardi, Gottardo, che io mi ricordo perfettamente le prime campagne elettorali cui assistevo da ragazzo negli anni ottanta: tutti dicevano di avere vinto, ma, in realtà, non vinceva mai nessuno. Con i referendum sul maggioritario, con la legge Mattarella, con l’elezione diretta dei sindaci abbiamo iniziato a capire chi le elezioni le vince e chi le perde. Se passa la legge elettorale Renzi-Verdini-D’Alimonte, potremo finalmente sapere, la sera stessa delle elezioni, chi ha vinto e chi ha perso. Non è una legge perfetta. Io avrei innalzato al 40% la soglia per l’attribuzione del premio al primo turno ed introdotto i collegi uninominali proporzionali. Avrei anche impedito le alleanze tra partiti prima del primo turno e le avrei consentite solo tra primo e secondo turno e solo tra i partiti che avessero superato lo sbarramento del 5%. Malgrado questi difetti, va bene e può funzionare. Mi spiace che lei non si sia accorto che il nostro sistema costituzionale è a bassa decisionalità. I cambiamenti sono lenti e i veti sono sempre troppi. Lei come lo definirebbe un sistema così? La difesa acritica e retorica della Costituzione è noiosa ed inopportuna. Scrissero una buona prima parte della Costituzione, ma la seconda parte lascia a desiderare in parecchi punti. Non posso farci niente se molti italiani continuano a votare Berlusconi, malgrado sia stato condannato ed espulso dal Parlamento. Da qualche parte i voti per cambiare bisogna andare a prenderli. Grillo i suoi voti li ha messi nel congelatore ed è diventato un proporzionalista come lo era Craxi. Io sostengo il maggioritario da 24 anni: ho firmato il primo quesito referendario presentato nel lontano 1990, a 19 anni. Non mi faccio, quindi, imbottire la testa da nessuno e porto coerentemente avanti le mie battaglie, come quella per la processabilità di Berlusconi, per la quale ho partecipato, a Roma, sia alla festa di protesta di Nanni Moretti del settembre 2002, sia al corteo del popolo viola nel dicembre 2009. Un cordiale saluto a Lei e alla redazione di Agoravox.it, che, per la prima volta, non ha pubblicato un mio articolo. 


Vedi la discussione






Palmares