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Commento di

su L'imbarazzante caso Napolitano


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15 dicembre 2013 12:44

Parapenna >

Se la politica è messa male, una certa informazione “d’assalto” è messa anche peggio. Ne è la prova l’ultimo intervento di Travaglio a Servizio Pubblico.
Tema la “complicità” di Napolitano nella “deriva” del sistema politico.

Travaglio ha cercato di avvalorare la tesi (sua) di un Napolitano che sarebbe primo “fautore e sostenitore” di maggioranze “allargate” e non legittimate dal voto popolare.
Tant’è che, asserisce convinto Travaglio, avrebbe accolto con favore, per non dire “gradito”, la proposta di ricandidarsi a Presidente della Repubblica.
Offerta che ha accettato, risulta a Travaglio, in “appena un quarto d’ora”.

Nel merito.
Meraviglia che un attento e puntuale osservatore del pari di Travaglio abbia dimenticato (?) alcuni eventi largamente riportati dalle cronache di quei giorni.
Almeno un paio.
Dopo gli “agguati” subiti da Marini e Prodi, lo stesso Bersani, anche per poter convincere Napolitano a restare, ha dovuto mettere sul piatto le dimissioni da Segretario.
E sempre in quei giorni abbiamo saputo che la signora Clio, moglie di Napolitano, si era trasferita a Capri dove attendeva l’arrivo del marito per godere insieme il meritato riposo.
Se non basta, si può aggiungere che l’età “veneranda” di Napolitano rende di per sé molto poco credibile una ben che minima sua “aspirazione” a farsi carico di un ulteriore settennato.

In sintesi. Quello di Travaglio è solo un altro esempio di quella certa tecnica giornalistica che consiste nel “frammentare” la realtà degli eventi a tutto vantaggio della tesi che si vorrebbe accreditare.
Verificare le asserzioni è doveroso per evitare di essere Travolti dalle informazioni


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