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Commento di antonio brindisi

su Il contratto dei giornalisti e l'evoluzione della professione


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antonio brindisi 30 marzo 2009 15:25

L’accordo per la firma del contratto dei giornalisti arriva per garantire quei pochi che hanno ancora un contratto nazionale, in genere velinari del potere. Arriva, con iniziativa di Paolo Bonaiuti, per evitare che ci si addentri troppo in quelle problematiche che tu descrivi. Diciamoci la verità: il giornalsimo in Italia non esiste più. L’informazione è completamente taroccata. Il conflitto d’interessi non permette a nessuno di avere la schiena diritta, pena l’allontanamento. Oggi ci sono decine di migliaia di disoccupati, innoccupati, precari, freelance e falsi freelance, pagati anche tre auro a pezzo, per una carta stampata ormai in declino, che forse ancora funziona per le piccole realtà. I grandi giiornali scrivono per pochi noti, che si parlano tra loro. I talk show parlano di un mondo lontano dalla realtà di tutti i giorni. Oggi, l’informazione vera viaggia solo sul web, perché, come dicevi, nessuno si può più arroccare il diritto di parlare e mediare per gli altri, a meno di un’etica ed una professionalità che non esiste più. Oggi, il giornalismo e l’informazione italiana non esistono più. Tutto possono scrivere, gratis. Cercandosi un altro lavoro.


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