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Commento di

su Il difficile rapporto del governo con i non credenti


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16 agosto 2013 09:45

A-teo = senza dio 

La parola a-teo definirebbe una persona che è senza dio (grammaticalmente la "a" è privativa) ed è stata evidentemente coniata da chi si è autodotato di un dio colpevolizzando con questo nome quelli appunto che, secondo l’ipotesi teista, non ce l’hanno.
In realtà, non potendosi dimostrare l’esistenza di alcun dio , non può esistere la definizione "senza-dio", altrimenti alla stessa stregua dovremmo essere definiti anche a-babbo natale oppure a-cappuccetto rosso.
Dunque in qualsiasi trattato laico, la parola a-teo dovrebbe scomparire e lasciare il posto al "non credente", molto più razionale e rispondente alla realtà poiché chi usa il sostantivo a-teo, ammette, consapevolmente o meno, l’esistenza di qualche dio di cui il cosiddetto a-teo viene privato.

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