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Commento di

su Beppe Grillo: "Serve un'economia di guerra"


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4 luglio 2013 10:59

Comunicati stampa di Grillo/Casaleggio:



blablablabalblabalbla guerra blablablablablabla sfascio blablablablabla distruzione balblablablablabla gente arrabbiata che scende in piazza coi bastoni blablablablablabla 

Ogni loro post serve ad alzare i toni o mantenerli tesi, dando la sensazione di uno stato di guerra incipiente, continuo. Ora che c’è un governo e non c’è più l’emergenza bersani-che-perde-tempo-e-prende-porte-in-faccia bisogna martellare le persone affinché non si adagino, è guerra, anche se c’è un governo.

E’ il classico caso di profezia che si autoavvera, perché si fa di tutto per creare un clima che la generi. Del resto il M5S ha ragione di esistere solo in un clima di sfascio, è un partito nato e fondato sulla reazione all’emergenza. Senza emergenza non ha motivo di esistere.

Che noia che barba, i comunicati di grillo sono tutti uguali da un bel po’: pinchi pallini (stampa, governo, partiti e chi più ne ha più ne metta...) che creano una situazione di guerra, lo scontro ormai inevitabile e Grillo che si industria per cercare di evitarlo, anche se è lui che lo anticipa di continuo.

Quanti mesi sono che Grillo dice che ci sarà lo sfascio a breve? 


Mi verrebbe da citare Troisi quando - stanco di sentire notizie sulle madonne che piangono (per un certo periodo era diventata quasi una moda in tv) - affermò che il vero miracolo sarebbe stato vedere una madonna sorridere. Se non altro sarebbe stata una novità.

Ecco, magari ci fosse un cambio di tono, un bel comunicato di Grillo/Casaleggio costruttivo e sereno, che non parli di disastro ma di costruzione. Questa si sarebbe una notizia.

I disastri non sono inevitabili, se non si fa di tutto per crearli e finirci dentro. Non è necessario aspettare l’ecatombe per iniziare a costruire. Se lo si vuole.

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