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Commento di Kocis

su L'ex sindaco Scapagnini premiato verso l'Europa


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Kocis 17 marzo 2009 19:39
Il report su Catania:di immagini, interviste, fatti e misfatti della trasmissione di Rai tre “REPORT” è tragicamente impietoso.
Molti fatti erano già ben noti…….specie al gentile pubblico catanese e agli altri “viciniori”.
 
Il disastro CATANIA è già stato al centro dell’attenzione nazionale da parecchi mesi.
Certo, un conto è leggere, sui quotidiani nazionali (….di quello locale lasciamo perdere, serve poco aggiungere alla grande chiarezza esposta nella trasmissione), ben altro è constatare, con il proprio diretto occhio, specie per i “forestieri” ( la trasmissione ha avuto oltre 3 milioni di spettatori) lo scempio consumato.
 
Si potrebbe tranquillamente dire, per così com’è: “ è il prodotto della destra governante” e dei diretti “millantatori in carrozza”, che hanno governato Catania in nome e per conto di tutta la grande coalizione che ha come faro di “libertà” il cosiddetto “Popolo delle Libertà” con tutti i loro alleati, compresi in particolare i cosiddetti “autonomisti”.
L’amministrazione comunale “raccontata” è composta da: PDL, AN, MPA, UDC, più altri “ cespugli” di vario genere e natura.
I governanti locali – quelli che durante la festa di S. Agata nel corso degli anni sono sfilati in carrozza - accumulando un debito complessivo di oltre 1 miliado di euro, hanno spolpato tutto, anche l’osso.
 
Nel corso di questi ultimi lunghi anni una parte della città ha cercato di resistere, in particolare ( per quello che personalmente ritengo più interessante, fattivo e propositivo) con le iniziative promosse da Comitati ed Associazioni, promuovendo, sull’indirizzo della partecipazione democratica, molte iniziative di denunzia e di pubbliche manifestazioni.
Molte, proprio sui misfatti evidenziati.
 
Il dramma è, però, che questi cocchieri, non spuntano dalla “luna”.
Alle ultime elezioni comunali di giugno scorso hanno raccolto la stragrande maggioranza dei voti.
 
Gran parte del popolo li ha votati!
 
Evidentemente sono proprio ben contenti di vivere nel quadro disastrato strutturale.
E’ questa la vera tragedia!
 
Si è perso il senso e il “peso” della civica coscienza.
 
Si potrebbe, quindi, affermare, “bel gli sta”. Che vogliono adesso…..vadino tutti a “quel paese”.
Il dramma, però, coinvolge tutti, compreso, a parte i “resistenti”, quelli che non hanno l’età per votare. Catania, come ben noto, è sempre collocata agli ultimissimi posti nazionali per qualità della vita.
 
Già, perché li votano?
 
Si potrebbe cercare di fare un’ interessante valutazione sociologica: affaristica-clientelare-mafiosa-neocorporativa- di casta che prevale sempre sull’onta “della libertà” millantata, da incapaci ( il popolo) di intendere e di volere.
Si potrebbe anche affermare che, come da sempre territorialmente connaturato, vince l’indirizzo del dolore, del masochismo.
Si potrebbe approfondire questa “chiave” psicologica-sociale.
Per intanto lascio perdere.
 
Del resto la gravissima questione riguarda, alfine, la Sicilia tutta.
 
Come al solito, da sempre, la gran parte dei siciliani predilige essere serva di coloro che millantano potenza.
 
Il vecchio motto del “Franza o Spagna, purchè se magni”, vince sempre.
 
A discapito dei tanti che si sono battuti per cercare e dare il riscatto a questa sventurata terra, sfruttata da sempre dalle caste interne.
 
I nostri principali nemici sono endogeni, interni. Pura “marca” siciliana….. a parte quelli che dall’esterno sono stati chiamati a fare i mercenari..

Kocis
 
 
 

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