Lungi da me l’idea di confondere il politico votato con l’elettore che lo vota, ognuno ha le sue responsabilità e nel caso stiamo parlando dei politici e non degli elettori.
La gaaaraa !!! ah la gaaara !!! me l’ero dimenticata. regolare senz’altro ! ma è passato tanto tempo che me ne sono dimenticato.
In conclusione, non essere così stizzoso come tutti i radicali, questa volta sono daccordo con te sul contenuto dell’articolo: che Grillo si assuma le sue responsabilità politiche e dia un effettivo contributo a smontare i comportamenti da casta del ceto politico italiano, che a puro titolo di cronaca mi sembrano essenzialmente questi:
1°- rifiuto di sottostare ai controlli di legalità sul proprio operato (è una storia che va avanti dall’unità nazionale)
2°- privilegi sfacciati, largamente superiori a quelli di analoghi politici di altri paesi europei
3°- rifiuto di assumersi le responsabilità dei propri atti (l’istituto delle dimissioni è evento raro nella nostra storia politica. Tanto per rimanere in argomento Bersani dopo aver portato il PD e la sinistra tutta ad un disastro elettorale manco sente la decenza di dimettersi)
4°- rapporti con poteri criminali. Fatte alcune eroiche eccezioni, i politici italiani sono i responsabili della sopravvivenza di una peculiare forma di criminalità organizzata: la mafia
5°- rapporti con i cittadini improntati alla regola dell’appartenenza e del clientelismo più sfrenato.
Se i parlamentari cinque stelle, quelli di SEL e quelli del PD riuscissero a modificare questi cinque punti per l’Italia sarebbe una svolta epocale.