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Commento di Sandro kensan

su Editoria per l'infanzia nelle scuole italiane: insegnare agli insegnanti


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Sandro kensan Sandro kensan 3 dicembre 2012 23:21

Spero lei abbia ragione ma non sono ottimista. Del resto le sue parole non mi suonano bene. La mancanza di fondi non credo sia un argomento valido. Sento spesso dire che le aule computer sono poco e mal utilizzate in quanto gli insegnanti sono poco preparati per usarle o poco propensi. La scorretta sensibilizzazione sull’argomento si presta a troppe interpretazioni. In un mondo dove ogni insegnante dovrebbe avere un pc a casa e dovrebbe avere imparato ad usarlo per proprio conto, per proprio diletto e per i suoi interessi personali, trovo che la sensibilizzazione dovrebbe essere stata formata entro le mura domestiche, con i propri amici e conoscenti da parte degli insegnati che lei definisce gente curiosa e aperta alle nuove scoperte.

Invece temo che come in ogni famiglia italiana media i pc siano di uso comune dei figli e i genitori, insegnati o meno, se ne stiano alla larga da questo oggetto misterioso e infido. Poi a scuola si vedono i risultati con gli insegnati che sono allergici all’aula pc.

Sinceramente non capisco perché gli insegnanti non si autoformino, molti hanno figli che si sono autoformati all’uso del computer e comunque i professori hanno figli che potrebbero istruirli oppure hanno addirittura alunni che potrebbero addestrarli a un uso evoluto del pc. Non servono tanti soldi ma buona volontà e tempo. Si dice che oltre alle 18 ore di cattedra gli insegnati lavorino molte altre ore per la formazione e per preparare la lezione: lo dimostrino!


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