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Commento di maurizio carena

su Giornalismo partecipativo contro giornalismo professionale


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maurizio carena maurizio carena 7 marzo 2009 09:21

 sono d’accordo con te sul fatto che quello partecipativo sia il vero giornalismo che, come ricordava Federico Orlando, deve sempre essere "parte civile contro il palazzo".
 Pero’ non credo che noi "reporter della nuova generazione "portiamo la conoscienza"; piuttosto credo che sia un processo di fluire infinito, quello della conoscenza.
 I media tradizionali, corrotti e asserviti alla pubblicita’, si sono trasformati nel loro contrario, ma la conoscenza penso sia qualcosa che fluisce, che circola, che si reinventa e non puo’ essere "portata" altrimenti torniamo allo schema top-down dei mainstream.
 Non credo si tratti di lana caprina ma di sostanza.
 
 Riguardo alle cifre i mainstream non solo ne sbagliano a profusione, nell’indifferenza bovina dei loro lettori/telespettatori, ma spesso nemmeno rettificano, a differenza del giornalismo on line dove una bufala, piu’ o meno volontaria, dura non + di 6 minuti.

 Non credo, ma questo e’ un parere personale, nemmeno nell’obiettivita’.
 Credo che non esista.
 Ogni racconto, analisi, impaginazione, ogni detto e ogni NON detto, equivalgano sempre ad una scelta, ilk contrario dell’obiettivita’. Come direbbe Sartre, ogni uomo ha la sua posizione nel mondo in cui viene "gettato" e non e’ possibile farne a meno. Nemmeno per i comunicatori.
 Credo che si debba solamente dichiararlo: dire da che parte si vuole stare, perche’ si sta sempre da una qualche parte.
 Ma se qualcuno fosse in grado di dirmi cos’e’ l’obiettivita’ gliene sarei grato. L’ho cercata per 44 anni della mia vita senza trovarla mai. Credo non esista. Di piu’, visto coloro che se ne fregiano e la millantano la disprezzo proprio: credo sia l’alibi dei vigliacchi.
 Sarebbe piu’ utile dire chiaramente quali interessi si difendono, cosa che i servi mainstream non fanno mai, con la possibile eccezione del Manifesto, che infatti non e’ un mainstream. Ma siccome la miglior propaganda e’ quella meglio dissimulata le nostre "Pravde" nostrane si autodefiniscono "organi d’informazione" ed e’ una menzogna vincente. Almeno sin’ora. Vedremo per quanto.
 grazie per il tuo commento.
 saluti
 m.c.




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