La cosa esilarante è che i giudici di Roma motivano l’assenza di corruzione in virtù del fatto che Saccà era già stato da tempo "comprato" da Berlusconi certificando lo stato di fattiva sudditanza del primo verso il secondo: insomma un servo... E se questo "restituisce onorabilità" a Saccà, chissà a che livello doveva essere prima che la magistratura romana gli restituisse il maltolto...