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Commento di Giorgio Zintu

su Cagliari: città d'arte e cultura a prova di delusioni


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Giorgio Zintu Giorgio Zintu 2 giugno 2012 14:52

Concordo su questo ritratto di Cagliari, che purtroppo non conosco così bene come vorrei. Il viaggio di Manca è meno trasgressivo di quello che ne fa Atzeni in Bellas Mariposas ma attendibile. Ne esce il profilo di una città capoluogo, in parte lontana e allo stesso tempo vicina alla tradizione, all’isola, un posto di contraddizioni palpabili.
Sicuramente i partiti dell’isola, a differenza di quanto accaduto nella sorella Corsica, hanno interpretato stonando la Politica. Così i danni all’ambiente sono palpabili come quelli alla tradizione. Ma inutile andare sull’ovvio, meglio uscirne al più presto, sempre prima che se ne facciano altri.
Su Cagliari vorrei aggiungere qualcosa che mi ha impressionato:
-la piazzetta sopra i Bastioni di Saint Remy - da cui si apprezza uno scenario di straordinaria ampiezza sul golfo oltre che godere di una brezza piacevole;
- l’orto botanico, ben tenuto, su viale Fra Ignazio che merita una sosta ristoratrice dopo la passeggiata.
C’è poi da ricordare un cagliaritano (anche se non esattamente di nascita) che da Cagliari ha disegnato la storia di Tex Willer: Aurelio Galleppini, noto come Galep. Un amico, Mattia Camellini, mi raccontava che il padre, all’epoca critico d’arte di un giornale cagliaritano, ne avesse colto prima di altri le potenzialità artistiche. E c’è una chiesa a Cagliari (la Cappella dell’Istituto San Vincenzo) dove Galleppini aveva dipinto, prima di lasciare l’isola, dei quadri sul tema della Via Crucis. Sì Cagliari merita più di una visita.


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