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Commento di paolo

su Il calcio, vero oppio delle masse


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paolo 22 maggio 2012 11:10

In linea di massima mi sento di condividere totalmente l’articolo che stigmatizza i comportamenti di un popolo isterico ,immaturo e male educato(anche maleducato ben rappresentato dal " senatur " che manda a c.....,alza il dito medio , spernacchia ecc... ) con due appunti :

Il cacio è un fenomeno di massa ma questo non deve essere identificato come un costume degli italiani .Lo sport (in linea teorica ) è l’unica cosa che permette a molti italiani (comunque una minoranza) di identificarsi in una vittoria (..ricorrente la frase "abbiamo vinto " ,con una attribuzione personale del merito sportivo che affonda nella psicoanalisi ),è una fuga dalla realtà ,uno momento di evasione .Se poi diventa patologia ,come nel caso del Crudeli televisivo piangente per la partenza di Pippo Inzaghi ,allora è un problema individuale di immaturità o di regressione allo stadio di bambino .In questi casi ci vorrebbe lo psichiatra o una moglie col mattarello ,il più classico strumento educativo dell’umanità .
Napoli poi è un caso nel caso ,essendo città con peculiarità non confrontabili con il resto d’Italia .
Quindi definire il calcio "oppio " al pari della religione ,mi sembra francamente una forzatura .
La religione ha radici ben più profonde , ampie e devastanti perché su di essa si può costruire il potere ed il controllo dell’umanità.

IL secondo appunto è sul "minuto di silenzio " che semplicemente in questo paese non esiste dal momento che tra chi grida ,chi applaude e chi lancia mortaretti il casino è sempre assicurato anche nei fatidici 60 secondi .Quindi non può essere ipocrita una cosa che non esiste .
ciao


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