Io me l’attendevo, le stragi compiute in passato contro la gente semplice si riaffacciano, siamo alla vigilia del voto e Beppe Grillo (il populista) minaccia di destabilizzare il sistema ed è indicato dai sondaggi oltre il 15% (anche il 20%) dei votanti:
Nel corso degli anni molte indagini della magistratura hanno cercato
di ricercare la matrice di diversi attentati e di episodi di stragismo
nel terrorismo di destra e nell’idea che il movente di tali efferati
crimini dovesse essere ricercata nell’idea che, per quegli stessi
movimenti, l’Italia non potesse essere governata da un sistema democratico e che lo stesso avrebbe dovuto essere sostituito da uno autoritario. Questi i più rilevanti episodi, dal 1969 al 1980.
- Bombe del 25 aprile 1969: il 25 aprile 1969
una bomba esplode a Milano provocando 6 feriti e una seconda bomba
viene ritrovata inesplosa. Alcuni considerano questo episodio l’inizio
della strategia della tensione.
- Strage di Piazza Fontana: il 12 dicembre 1969 una bomba esplode a Milano uccidendo 17 persone.
- Strage di Gioia Tauro: il 22 luglio 1970 il procurato deragliamento del Treno del Sole uccide 6 persone.
- Strage di Peteano: il 31 maggio 1972 a Peteano di Sagrado militanti di Ordine Nuovo uccidono 3 carabinieri.
- Strage della Questura di Milano: il 17 maggio 1973 un attentato messo in atto da Gianfranco Bertoli provoca 4 morti e 52 feriti.
- Strage di Piazza della Loggia: il 28 maggio 1974 una bomba esplode a Brescia uccidendo 8 persone.
- Strage dell’Italicus: il 4 agosto 1974 una bomba ad alto potenziale esplode sul treno Italicus provocando 12 morti e 48 feriti.
La strage di Bologna
L’unica strage che abbia però portato a condanne di estremisti gravitanti negli ambienti dell’eversione nera è quella della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, che contò ben 85 morti.
Da tempo il Partito Radicale
e numerosi esponenti politici di estrazione trasversale richiedono
l’apertura del processo, a causa delle molte incongruenze registrate e
della scarsa attendibilità di alcuni testimoni, alcuni dei quali
pluricondannati per reati gravissimi come Angelo Izzo, autore del massacro del Circeo.
La commissione d’inchiesta parlamentare sulle stragi si è occupata a
lungo del fenomeno stragistico, con particolare attenzione ai depistaggi
messi in atto dai corpi dello Stato. Questo
in quanto si ritengono possibili azioni di sviamento delle indagini
giudiziarie, tesi non solo a coprire i veri responsabili degli
attentati, ma molto spesso ad indirizzare le indagini su piste fasulle
in modo da inficiare e rendere vana l’inchiesta stessa. Tali depistaggi
sono ritenuti essere vere e proprie azioni scientifiche messe in atto
dai servizi segreti (soprattutto militari, con il SID prima ed il SISMI
poi), presenti in tutte le stragi, da piazza Fontana a Peteano, da Brescia all’Italicus, fino al massacro alla stazione di Bologna.