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Commento di

su Crisi e suicidi: proposte per rilanciare l'economia e la marcia silenziosa di stasera a Roma


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23 aprile 2012 07:07
Penso sia opportuno postare qui una lettera inviata al locale quotidiano di Udine.
Voglio ricordare. chi è causa del suo male pianga su se stesso.

Elettrodotti
e fonti energetiche

Condivido quasi tutta la lettera del lettore Roberto Gentilli pubblicata sul Messaggero Veneto di Domenica 22 Aprile 2012.
I comitati a difesa del Friuli rurale dove erano quando installavano ettari ed ettari di fotovoltaico sui terreni agricoli?
Eppure continuano imperterriti nella talebana e fideistica campagna contro l’elettrodotto Udine-Redipuglia quasi in competizione con l’altro comitato contro l’elettrodotto Würmlach-Somplago.
Questo basta ed avanza per bollare i sinistri tebaldiani e garibaldini carnici di talebanismo ambientale.
Fronte friulano e fronte tebaldiano pari sono: cultori del nulla attraverso l’inutile; ed il Paese sprofonda nelle politiche che fanno scappare le aziende: leggasi caso Danieli, Alcoa, per altre ragioni Omsa-Golden Lady e gli investitori esteri.
L’unico punto sul quale dissento è quello dei rigassificatori di cui il Messaggero Veneto pubblicò il mio dissenso con due mie lettere il 10 Marzo 2009 ed il 10 Luglio 2009.
Il motivo non è dovuto a ragioni ambientali, che pure in parte esistono, bensì sulle laute compensazioni riservate agli operatori del settore, beneficiati al pari di quelli del fotovoltaico a causa degli aumenti smisurati in bolletta e che sollevano gli operatori stessi dal rischio d’impresa. Come dire: piace vincer facile, specie a spese dei meno abbienti.
Infine voglio marcare, per registrare a futura memoria, l’ineludibilità e ineluttabilità dell’elettronucleare checché ne pensino quanti hanno, attraverso un referendum, promosso da collimanti concause: ideologiche dei sedicenti ecologisti, SeL ecc. e per convenienze di bottega di PD, Idv e altri.
Di energia nucleare ce n’è in abbondanza ma non è "smart/chic" e politicamente corretta per coloro che hanno la pancia piena e lo stipendio pubblico assicurato; questi hanno trascinato nel loro delirio i meno avveduti su posizioni neo-malthusiane.
S’odono in lontananza tuoni che annunciano il prossimo conflitto mondiale per il controllo planetario del petrolio ma nei fatti per il controllo delle riserve dei combustibili fissili ma degli ancora più importanti combustibili fertili.

Renzo Riva
P.L.I. F-VG
Energia e Ambiente

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