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Commento di

su Il problema dei grillini? E' Grillo stesso


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20 aprile 2012 01:48

Caro Paolo, sono l’utente che ti ha scritto prima.

Vedi, io capisco perfettamente il fatto che il nostro attuale diritto alla rappresentanza è un diritto fasullo, privo di reale scelta e anzi imputo ad esso il grave distacco tra la politica e il paese. Il parlamento è pieno di yes men perché, grazie alle liste bloccate, si è messa in condizione di eleggibilità effettiva solo gente che non rappresenta nessuno, volutamente, che non ha quindi potere contrattuale per dire no, ammesso che ne abbia voglia o interesse.

Perché puoi avere anche migliaia di elettori alle spalle, ma se vieni candidato in una lista bloccata, senza preferenze, non puoi dimostrarlo. Diventi uno privo di dignità politica, che sta lì solo in quanto scelto dal capo al quale devi ubbidire, anche se hai portato voti al partito. Invece di avere la forza di un mandato, diventi un beneficato del gran capo. E’ una situazione di ricatto morale (se non peggio) molto forte, di cui Italia ed istituzioni dovrebbero liberarsi al più presto.

Questa legge elettorale è però stata formulata e votata da eletti dal popolo, all’epoca in cui liste bloccate non c’erano. Questo per dire che non è caduta dal cielo e purtroppo rappresentava pienamente il volere del popolo italiano in un periodo in cui la scelta era più libera.

Non credere che io non senta quello che sta avvenendo nel paese, anzi mi stupisco che stia avvenendo solo adesso. Non ho mai capito il premio di maggioranza, per dirne una, che permette a chi ha il 20% scarsi di consensi di governare come se avesse avuto il 70% di preferenze. Non ho mai capito più di tanto il maggioritario che, con la scusa della piena governabilità, avrebbe dovuto eliminare pastrocchi vari e spartizioni varie (pentapartito?). Mentre invece ha creato un sistema in cui, proprio perché ci sono i numeri, la torta se la mangiano in pochi senza dover rendere conto di niente e le opposizioni sono spogliate di ogni potere di veto/controllo.

Quello che vorrei dire è che nessuna legge, pur sensata sulla carta, garantisce la serietà delle istituzioni se l’intento è quello di aggirarla, cercando cavilli e purtroppo questo è nel DNA italiano e non sarà non andando a votare che si risolverà il problema. Perchè da questo punto di vista, purtroppo, chi è al potere ci rappresenta perfettamente e semplicemente ha le mani libere per fare quello che vuole. Cosa che farebbe anche un pincopallino se messo nella stessa condizione.

Oggi non è previsto il quorum alle elezioni politiche o amministrative. Non andando a votare, Paolo, non si esce dalla connivenza, non ci si può tirare fuori così facilmente purtroppo. 
Non si può far finta di non sapere che se non si vota, sarà eletto comunque chi ha preso più voti degli altri e sappiamo tutti che determinate categorie di elettori sono motivate ad andare al voto, avendone un interesse diretto. In altre parole si sceglie di fare i puri consegnando con il proprio non-voto il paese nelle loro mani. Salvo poi lamentarsi di successive scelte e non ritenersi rappresentati.

Io sono molto più pessimista di te. Ho seri dubbi che la nostra classe politica si faccia tanti problemi se a votare è solo il 10% degli aventi diritto. Per farsi simili scrupoli dovrebbero avere una dignità e il comportamento di molti di loro, salvo qualche eccezione, non fa ben sperare.
 
C’è chi ha dimostrato di volere una poltrona ad ogni costo. Credi davvero che ottenerla con 10 voti o centomila faccia tanta differenza quando ci si mette su il cappello? Il nostro non è un paese normale. Non è tirandosene fuori che se ne esce.

Resto comunque dell’opinione che il M5S non sia un’alternativa e non lo diventerà mai. Per i grillini rinunciare a Grillo è snaturarsi e perdere il solo motivo reale di consenso, oltre che la propria matrice identitaria.

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