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Commento di

su L'appello di don Mazzi: "Non spendete soldi per cani e gatti". La mia risposta


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13 aprile 2012 16:57

Io amo gli animali e ho fatto anche volontariato attivo nel settore, però per certi versi capisco le parole di Don Mazzi, anche se vorrei portarle alle conseguenze estreme.


Perché le capisco? Perché è un assurdo che noi esseri umani, specie animale tra le tante che popolano il globo, dobbiamo spendere soldi (che sono qualcosa che in natura non esisteva, una sovrastruttura) per permettere la sopravvivenza di esemplari di altre specie.

Perché sono parzialmente d’accordo con Don Mazzi e parzialmente in disaccordo: il suo è il classico ragionamento antropocentrico, della specie superiore che si fa carico delle altre o ha il diritto di deciderne il destino.


A me sta benissimo non spendere soldi per salvare gli animali (del resto un branco di cani allo stato brado che attacca un animale e se le divide in base alle gerarchie di gruppo non è che pensa a lasciare un osso per me), ma allora non spendiamo neanche soldi per:

1) legiferare riguardo la loro presenza sul suolo (che diritto abbiamo di stabilire che non debbano occupare aree urbane?). Legiferare costa.

2) applicare trattamenti sanitari forzati, tipo la sterilizzazione massiva dei randagi (la vaccinazione e la microchippatura quando va bene) o la cattura e/o l’abbattimento degli stessi. Anche questo ha un costo. E che diritto abbiamo di stabilire che gli animali con cui condividiamo il pianeta debbano essere resi in inferiorità numerica perché dobbiamo sfruttarne egoisticamente le risorse?

Ma perché il microchip deve averlo solo un cane e per i proprietari basta un foglietto con firma sotto?

La mia è una evidente provocazione, ma anche no.

Per gli animali, per la loro gestione, spendiamo migliaia di euro ogni anno, sia come singoli (volontariamente e per obbligo di legge), sia come società. Il tutto, spesso, per cose di cui a livello etico non avremmo alcun diritto a legiferare.

Ha ragione Don Mazzi. Lasciamo vivere in santa pace gli animali. Non hanno bisogno dei nostri soldi per campare, loro se la sanno cavare benissimo da soli. Non saranno i cani o i gatti la causa dell’estinzione di forme di vita sul pianeta, è meglio che noi uomini, essere taaaanto superiori, cominciamo a preoccuparci per noi stessi, per quello che combiniamo, che abbiamo poco da essere generosi con le altre specie, perché non lo siamo.

Però, caro Don Mazzi, il disinteresse deve andare, con coerenza, fino in fondo. Che il fatto che io abbia asfaltato un quartiere, rendendone innaturale l’ecosistema, non significa che io abbia il diritto di stabilire che se ci devono vivere altri animali è perché sono oggetti di mia proprietà, altrimenti devono stare fuori dal mio territorio. 

 

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