Capisco poco di quest’articolo. Leggo:
“Chiudere Casapound”,
a mio avviso, prima che essere una richiesta alle autorità è l’invito alla
collettività a mostrare contrarietà a questi individui, organizzando prima di
tutto mobilitazioni di risposta a questi eventi o ad eventuali aperture di
altre sedi.
Un movimento e pubbliche manifestazioni
conto razzismo e xenofobia mi stanno benissimo, ma manifestare per ottenere
direttamente la chiusura di CasaPound no.
In Italia, da quasi vent’anni abbiamo la legge Mancino, che
mi sembrerebbe una buona legge, infatti recita:
"È vietata ogni organizzazione,
associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla
discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o
religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o
gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell’assistenza,
con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono
tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò
solo, con la reclusione da uno a sei anni."
Per quel che ne so, ci sono tutti gli
estremi perche’ Casapound venga sciolta per legge e i suoi dirigenti e partecipanti
vengano processati e condannati, ma questo non avviene. Quindi mi sembra che l’obiettivo dovrebbe
essere quello di denunciare quest’associazione e gli organi di polizia che non
hanno ancora provveduto allo scioglimento e alle denunce, applicando la legge.
A leggere l’articolo sembrerebbe che si
vuole invece ottenere il solo scioglimento (senza le denunce, i processi e le
condanne) per mobilitazione popolare, come se la legge non esistesse e come se
la propaganda di odio razziale fosse invece protetta dal "diritto di
parola". Ma Liberarchia lo sa che
in Italia l’istigazione all’odio razziale e’ reato? Sembrerebbe di no.