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Commento di

su Cari complottisti vi spiego due cose su Bankitalia e signoraggio


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17 luglio 2011 20:35
Visto che ho due minuti di tempo rispondo a quest’ultimo commento, anche se davvero di scarso valore intellettuale.
"allegherò poi il testo di una delle tre successive denunce penali contro tutti i ministri finanziari"
Le denunce non provano nulla. Per poter affermare di aver ragione bisogna vincerle, le cause, eventualmente in tutti e tre i gradi di giudizio.



"1) qualcuno che afferma di essere un esperto DEVE dichiarare le sue credenziali, e soprattutto fornire le sue generalità (altrimenti che affidamento può dare?)."
E chi l’ha detto? L’importante non è CHI dice qualcosa ma COSA dice, COME lo dice, come argomenta le proprie affermazioni. La verità rimane vera sia che la dica un bianco o un nero, un prete o un assassino.

2) tutta la sua disamina si basa sullo Statuto della Banca d’Italia ( che al contrario di quanto afferma il “tizio mascherato”) è :
..
b) ma anche una normale S.p.a.
Falso. Bankitalia non è una Spa neanche per niente. Chi lo afferma mente sapendo di mentire.


"(altrimenti chi sarebbe così idiota da investire milioni di euro sapendo il suo investimento essere alla mercè della volatilità e della arbitrarietà di soggetti politici di per sé poco affidabili e contradditori;"
Nessuno può comprare o vendere "azioni di bankitalia" perché non esistono. Le partecipazioni di bankitalia invece esistono ma non sono cedibili. Quindi il commento denota completa ignoranza sul tema.
Chi possiede quelle partecipazioni le ha acquisite per essersi fuso, come società, con una banca che le possedeva. In origine erano tutte in mano a banche statali che sono state privatizzate (per fare cassa). Non può però venderle o comprarne altre. E’ vietato dalla legge.


"c) da tener conto che gli azionisti della banca d’Italia non sono cittadini comuni…. Ma banche commerciali come :
...
e altri ignoti"
Innanzitutto nel mio articolo c’è il link la lista completa dei partecipanti al capitale di bankitalia, quindi "ignoti" non ne esistono.
Secondo, non esistono, come già detto "azionisti" di bankitalia ma solo partecipanti al capitale, e che non contano nulla in bankitalia, come dimostrato nell’articolo.


"3) Lo Statuto della banca d’Italia sempre citato dal “nostro esperto” è un puro e semplice regolamento interno "
Sbagliato, 
Art. 10
2. Le modifiche dello statuto della Banca sono deliberate dall’assemblea straordinaria dei 
partecipanti e sono approvate dal Presidente della Repubblica con proprio decreto, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.


Quindi non è un semplice "regolamento interno".
Anche questo punto quindi è palesemente errato


"un furbacchione che evita, quasi abilmente, di entrare davvero nel merito dell’argomentazione ai livelli e gradi di effettiva competenza e giurisdizione…."
Io nel merito vi entro eccome, mentre in questo commento leggo solo errori e sterili insinuazioni.

"6) Dimenticandosi che il regolamento interno e pure la 262/2005 hanno minor valenza rispetto ai codici e alla costituzione"
Quella legge è rimasta inattuata perché antieconomica per lo Stato, visto che già incamera oggi tutti i proventi da signoraggio.

Non c’è che dire, del commento non è rimasto in piedi davvero nulla se non gli insulti e le illazioni di carattere personale, sulle quali non mi abbasso a rispondere.





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