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Commento di paolo

su Google studia le rinnovabili. Quale sarebbe il risparmio usandole?


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paolo 7 luglio 2011 01:23

Rocco , io proprio per sgombrare il campo dalla " logica da ring" che lei invita ad osservare ,intanto comincerei con il non usare più il termine " nuclearisti " riferendosi a tutti coloro che non la pensano , in materia energetica , come lei . Qui nessuno è pro nucleare per partito preso .Potendo ne farei volentieri a meno , perchè il rischio teorico cresce all’aumentare della densità di energia prodotta.

La legge di Moore sul costo del solare fotovoltaico . Io l’articolo cui lei ci rimanda l’ho letto e francamente non mi dice nulla di nuovo . Implementare dei chip è una cosa ,produrre energia è un’altra . A parte le efficienze del 41% dei pannelli a celle multigiunzione che hanno criticità e costi che rendono ancora la tecnologia non proponibile ai fini pratici, è indubbio che il solare sia una strada da perseguire (anche il termodinamico) e che diventerà una primaria fonte di approvvigionamento energetico . Dati di Solar Generation danno una produzione pari al 5% del fabbisogno mondiale entro il 2020 che salirà al 9% entro il 2030 ( e sono studi forniti da Greenpeace e quindi con una buona dose di ottimismo ).
Il problema di fondo non è il costo del KW come tecnologia , ma quello in termini di impatto ambientale per produrlo . E questo fondamentalmente perchè , trattandosi di fonte intermittente , ha un bassissimo fattore di carico .
In sostanza ,detto terra terra , funziona solo quando il sole brilla mentre i carichi energivori vanno a tutto gas ( è il caso di dirlo) anche quando piove e di notte.
Ecco perchè , a livello mondiale ( e per ridurre la combustione dei fossili) ,la quota di nucleare aumenta invece di diminuire (malgrado Fukushima). Quindi nessuno sostiene che il fotovoltaico( o il solare in genere) non sia la strada giusta da perseguire ma la rinuncia al nucleare fissile ci spingerà inevitabilmente verso la combustione del gas (escludo carbone e idrocarburi) con tutti gli interrogativi sia in termini di ecologia di sistema che di scenari politico economici. .
In sostanza prevedo che la rinuncia preventiva e ideologica al nucleare , metterà questo paese ,già nei primi decenni a venire , in una situazione gravissima di prospettive economiche , con tutto ciò che consegue sul piano sociale .E non sarà il solare a salvarci.
 

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