chissa’ se, approfittando di questo nuovo canale di comunicazione vaticana, le gerarchie ecclesiastiche spegneranno "radio Maria" e i sui mortiferi ripetitori, venendo cosi’ incontro alle richieste della sfortunata popolazione circostante, condannata alla leucemia dai megafoni clericali romani.
e chissa’ se, sul "canale Vaticano" di you tube, i commenti saranno censurati, o ignorati, oppure si rispondera’ a chi domandera’ spiegazioni su fatti spiacevoli, come, per esempio, lo scandalo dei preti pedofili e la sua copertura da parte della sua piu’ alta’ autorita’, l’attuale papa.
comunque per chi aveva, sino al 1966, l’ index librorum prohibitorum sembrerebbe un bel passo avanti.
Io, magari sbagliando, credo piu’ semplicemente che siccome internet non riescono a censurarlo, a controllarlo, a normalizzarlo, allora, nel frattempo, lo usano.