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Commento di Stratos

su X Factor 2: le pagelle


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Stratos 23 gennaio 2009 10:05

Trovo sinceramente ridicolo questo vostro intervento. Deficitario di qualsiasi sana capacità critica e cieco di fronte ad interessanti espressioni di capacità tecnica e di talento. Comunque è bello anche che persone senza attitudine all’ascolto e senza altro che la voglia patetica di togliere valore a ciò che lo ha campeggino in questo mondo "cibernetico" che permette, anche a chi purtroppo non ha i numeri per esprimersi, di diffondere il proprio punto di vista, in fondo ci sarà sempre qualcuno pronto ad ascoltarti, a leggerti e forse anche a darti quel minimo di ragione.
Continua a scrivere, così saprò dove andare a leggere quotidianamente qualcosa che non ha senso, anche se, purtroppo, non è così difficile trovare persone poco qualificate nel ragionare critico. Purtroppo non posso più schierarmi dalla parte di coloro che credono di poter denigrare e distruggere tutto ciò che ormai può essere definito la spina dorsale del nostro sistema culturale, se la cultura deve passare attraverso certi meccanismi, allora siamo noi utenti a dover credere in questo strumento, noi utenti a doverlo "chiedere" a nostra immagine e somiglianza. Ma purtroppo è molto comodo starsene seduti a casa e ascoltare o guardare ciò che in fondo non richiede un minimo di attenzione, ciò che non mette alla prova il nostro intelletto. Xfactor, ma non nella figura di Simonta Ventura, di Morgan o di chicchessia è un programma della schiera dei reality che però mette in competizione ragazzi che credono in qualcosa, qualcosa che non è facente parte del concetto materiale di "DIO DENARO", al contrario prende il suo natale dalla passione, dalle capacità individuali e dallo studio. Gli stessi cantanti che tu definisci o patetici o inutili o non so cos’altro, sono persone che hanno doti innate, che hanno studiato e hanno perseguito un sogno tenendoselo stretto. Vuoi che ti spieghi come? Facendo la vita del musicista! Sai in cosa consiste la vita del musicista non professionista in italia? Consiste nell’avere talento (parliamo di persone in questo caso che ne hanno da vendere), consiste nell’averlo stimolato ed accresciuto con lo studio e la preparazione, consiste nell’aver investito anche economicamente su se stessi (lezioni di canto, stage, dischi acquistati, concerti ascoltati, etc etc), consiste nell’aver avuto ad un certo punto del proprio percorso l’esigenza e la necessità di acquistare un’attrezzatura che permettesse di esibirsi dal vivo, consiste nell’aver bussato a tante porte le quali nella maggior parte dei casi ti sono state chiuse davanti alla faccia e in quelle rare volte in cui invece sei stato invitato ad entrare sei stato ripagato o con una cena o con pochi spicci che non coprono minimamente l’investimento iniziale.
Quindi, se vogliamo parlare di "grandi fratelli" e "fattorie" sarei d’accordo con le tue analisi, non le ho lette, ma ce ne saranno certamente, nel caso di questo programma credo tu abbia sbagliato, credo tu non debba neanche permetterti di dire ciò che dici. Dopo se vogliamo criticare il format, lo sfruttamento della innocenza di chi crede nel proprio "sogno", se vogliamo parlare del "sistema", a quel punto si apre una voragine e credo che in questa ci perderemmo entrambi.




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