VITE IN SVENDITA

A Terni il sindaco Di Girolamo e il presidente provincia Polli (entrambi PD) affermano che la sentenza e’ troppo dura, e non lo dicono in riferimento a cio’ che han fatto quei delinquenti sulla pelle dei lavoratori, ma in riferimento al rischio che la Thissen Krupp non investa piu’ a Terni.

Parliamoci chiaro: la sentenza afferma che chi uccide per lucro (personale o della ditta) deve pagare, e quindi o finalmente la Thissen rispetta le regole o si trasferisce dove puo’ tranquillamente violarle.

Da dei politici, e pure di sinistra, sarebbe da aspettarsi che pretendano un buon controllo sulla sicurezza in tutto il mondo, cioe’ che perseguano la globalizzazione della sicurezza; quei politici invece danno per scontato che si globalizzi il rischio, che la salute e la vita siano merci vendibili e che i loro concittadini debbano venderle a buon prezzo per battere la concorrenza.

Ovviamente, lor signori non rischiano niente, perche’ loro, e i loro familiari, in fabbrica non ci vanno, ma lucrano sull’indotto di quelle vite vendute. Sarebbe bene riesumare un po’ di lotta di classe, se non fosse che da sempre le classi operaie si fanno rappresentare dai sindacalisti e politici professionisti.

Geri Steve