• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di

su Io non festeggio i 150 anni


Vedi tutti i commenti di questo articolo

20 febbraio 2011 11:32

sono sempre io 51 (non dico il nome che non serve a nulla) e non ho risposto ieri perché fuori sede per impegni antimafia. Mi tengo i tuoi commenti sprezzati come tu i miei, ma la discussione non può finire in maniera conciliativa come vuole Paolo (che dev’essere una persona dotata di grande pazienza) e ti pongo una domanda dopo una citazione.
 Nel 1876 Leopoldo Franchetti, Enea Cavalieri e Sidney Sonnino (lo stesso che diverrà presidente del consiglio nel 1906 e 1909) si recarono in Sicilia per una loro inchiesta privata, durata 5 mesi, durante i quali girarono tutta la Sicilia consegnadoci l’anno dopo un documento di eccezionale valore storico sulla mafia e sulle condizioni sociali ed economiche dei contadini siciliani. siamo nell’Italia preindustriale e parlano non due "piagnoni meridionali" sempre pronti a scaricare sugli altri italiani le loro responsabilità, ma due liberali toscani della destra riformista.
 Ti risparmio la descrizione delle "case" nelle quali vivevano i contadini (che rappresentavano il 75% della popolazione) e vado a quello che Sonnino considerava giustamente un aspetto positivo della loro condizione, al paragrafo 59 del capitolo V del secondo volume: "I contadini". "Un lato buono però vi è nella condizione dei contadini siciliani, e specialmente se lo paragoniamo coll’ilota dei contadini italiani, col paisano della pianura bassa del Po. Il villano in Sicilia mangia pane di farina di grano, e salvo casi di miseria, si nutre a sufficienza, mentre il contadino lombardo mangia quasi esclusivamente granoturco, e soffre di fame fisiologica, anche quando abbia il corpo pieno. I Sicilia difatti non esiste quella terribile malattia che miete tante vittime nelle ... contrade lombarde, la pellagra."
Ora dimmi Girogio, ma tu veramente hai nostalgia del mondo contadino preindustriale? veramente pensi che una vita media di 39 anni sia preferibile ad una di 80?
Sono ben consapevole dei terribili problemi dell’umanità, ambientali, politici e anche 
 filosofici, ma mai mi verrebbe in mente di desiderare di ritornare in una condizione di vita che se dovessi viverla la considererei un infernale incubo, E per la verità l’avrei vissuta ben poco visto che a 18 anni ho avuto problemi di salute che senza gli antibiotici mi avrebbero portato alla morte.
Se per caso hai tempo per approfondire questi aspetti della Sicilia post unitaria, il libro di Franchetti è stato ripubblicato dalla Donzelli nel 2000, quello di Sonnino lo puoi trovare in rete.


Vedi la discussione






Palmares